Dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino il giornalismo italiano ha dimostrato un conformismo ed un servilismo vergognoso nei confronti dell'imperialismo americano. Tornano pertanto ad essere più attuali che mai le parole di Ennio Flaiano:
"Se i culi dei potenti fossero di carta vetrata i giornalisti, in gran maggioranza, sarebbero senza lingua"
POST SCRIPTUM
venerdì 24 marzo 2023
L’uranio non fa male, basta non respirarlo
I proiettili a uranio impoverito non fanno male. Il generale Tricarico, ex capo dell’Aeronautica, lo assicura su formiche.net. Le polveri che rilasciano dopo l’esplosione “si disperdono nell’ambiente e quindi sono potenzialmente dannosi quando urtano una superficie dura quali una corazzatura metallica o simili. Se invece penetrano nel terreno o impattano superfici più tenere, non producono significative contaminazioni”. Gli umani quindi ne vanno esenti, che sono teneri.
Sembra di leggere “Candido” – l’MI6 britannico, l’agenzia di spionaggio, ama ispirarsi ai classici.
Non è tutto. “Con l’impatto su superfici dure si liberano microparticelle e non nanoparticelle”, argomenta il generale: “La questione è”, manzonianamente, “dirimente in quanto solo queste ultime, le nanoparticelle, hanno dimensioni tali da penetrare nelle cellule umane e quindi, in spazi aperti, l’effetto delle polveri è irrilevante se non viene inalato per vie aree”. Basta non respirare.
Bisognerebbe mandare anche i generali alle bonifiche post-bombardamenti, aerei, di artiglieria o anche di fanteria? Il rischio è che poi non ce la raccontino, non così faceta.
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