27 marzo 2023

IL CONTRIBUTO DI VALENTINA CHINNICI ED EGLE PALAZZOLO AL SUCCESSO DELLA GIORNATA DEDICATA A F. CARBONE



 MARINEO 25 MARZO 2023 





FRANCESCO CARBONE GENEROSITA' 
DELL' ELOQUIO E DELL' ASCOLTO

Bellissimo incontro dibattito oggi pomeriggio a Marineo per celebrare il centenario della nascita di Francesco, “Ciccio” Carbone. Intellettuale visionario, lottatore indomito per l’occupazione delle terre incolte e dei pascoli demaniali tanto da finire in carcere, giornalista, pittore, animatore culturale e “padre” di tanti artisti e giovani talenti, fondatore della cittadella museo sperimentale Godranopoli, per me anche l’amico del cuore e il testimone di nozze dei miei genitori. Una figura straordinaria, eretica, libera, “angelica”, come lo definiva mio padre. Di lui scrive Toti Garraffa: “Della ipertrofia dell’io Francesco era miracolosamente immune grazie a due attributi che molto raramente marciano insieme: l’ampia e sempre affannata sete di conoscenza e la modestia. Generosità dell’eloquio e dell’ascolto”.

Grazie a Rosella Corrado, Aldo Gerbino, Vincenzo Ognibene, Nuccio Vara e Francesco Virga per l’iniziativa che proseguirà presto…

VALENTINA CHINNICI

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FRANCESCO CARBONE e la sua MARINEO.

Il suo territorio, la Sicilia, il mondo. Un appuntamento appassionato, spontaneo, senza ingessature, con quattro relatori amici e una relatrice, con legami di famiglia e sguardo critico eccellente, per ricordarlo a cent’anni dalla sua nascita e farne memoria.

Personalmente ho conosciuto questo “intellettuale” di casa nostra ad “Arte al Borgo” dove, non soltanto Leonardo Sciascia, tanti scrittori e artisti amavano incontrarsi e mi piaceva veramente ascoltarlo. Aveva sempre un progetto, una idea, si spostava ovunque ma tornava carico di un desiderio di fare, di creare, di promuovere.

Pittore ardito, artista del nuovo, del consacrato e dell’irriverente, Carbone misurava la cultura, l’arte, la conoscenza con l’occhio dell’antropologo, con la penetrazione e la rottura di steccati tra l'alto e il basso che considerava, da buon gramsciano, insostenibili. Tutto diveniva, attraverso il suo impegno, punto di partenza per nuovi traguardi. La cultura, la sua intima essenza, non aveva caselle ma piuttosto si poteva disporre in tasselli che mescolavano un nome illustre con quello del signore della porta accanto.

Conversazione simpatica, aperta, ironica e mai disfattista. Francesco Carbone, Ciccino per gli amici e certamente per Giorgio Chinnici, cui tanto si legò, come moglie e figlie hanno con emozione ricordato, è stato uomo di talento, di volontà, di creatività, un’artista libero da schemi precostituiti.

Se la memoria ha un senso e si fa traccia di buon cammino, da Marineo potrebbe partire il recupero del lavoro di Carbone nel territorio di Busambra.

Egle Palazzolo



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