SUDISMO CULTURALE - cultural southernism
“In Gramsci la questione meridionale assumeva per la prima volta centralità in un’ottica rivoluzionaria.”
(Edward Said, Culture and Imperialism, Knopf, New York 1993)
- [Gramsci mostra] in che modo un’unica formazione sociale possa contenere al suo interno la combinazione di più modi di produzione, generando non solo squilibri o specificità regionali, ma anche diversi modi di incorporare i cosiddetti settori «arretrati» entro il regime di capitale (per esempio, il Meridione nella nazione italiana; la sponda settentrionale del Mediterraneo entro i più avanzati settori «settentrionali» dell’Europa industrializzata; le economie «contadine» nelle società asiatiche e latinoamericane sulla via dello sviluppo capitalistico «dipendente»; le enclave coloniali nello sviluppo dei regimi capitalistici metropolitani). Da un punto di vista teorico, si deve notare il modo persistente in cui queste forme specifiche e differenziate di incorporazione sono state costantemente associate al sorgere di segmentazioni razziste o etniche o con caratteristiche sociali di questo tipo.
(Stuart Hall, L’importanza di Gramsci per lo studio della razza e dell’etnicità, in Cultura, razza, potere, ombre corte, Verona 2015)
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