Dal sito http://www.nazioneindiana.com/ questa sera prendo questo breve toccante appello:
ANTONIO SPARZANI – CONTRO LA
GUERRA
Lor signori
si commuovono, lor signori deplorano, poi lor signori vanno in aeroporto a
ricevere le bare avvolte strette nelle bandiere, lor signori sfiorano le bare
con gesto toccante e misurato, invocano le vie diplomatiche, tuonano, quando ne
hanno la forza, sulla natura terribile della guerra, sulla sacra obbedienza e
la dedizione al dovere, insomma si stracciano le vesti, naturalmente in modo
metaforico, dioguardi, pensa che gesto inconsueto, indiscreto e sconveniente
sarebbe se il ministro o l’onorevole o il presidente si strappassero
letteralmente le vesti di dosso alla Cerimonia Commemorativa, con tutte le
bandiere che garriscono al vento, facendo così garrire pure i propri onorevoli
o non più tanto onorevoli indumenti.
Mai nessuno di quelli che contano che faccia un gesto vero,
Mai nessuno di quelli che contano che faccia un gesto vero,
gesto naturale, un gesto che si capisca, che tutti
capiscano, inequivoco, che non debba essere interpretato da illustri
politologi, analisti, perspicaci esperti, sottili esegeti, per i quali tutto è
possibile, tutto è sostenibile, tutto può essere visto “in un’altra luce”.
A oggi, 53 soldati italiani sono morti in Afghanistan, senza contare feriti, contaminati, psicologicamente devastati, ecc., dei quali nulla sappiamo.
Dobbiamo ancora testardamente ricordare l’articolo 11 della nostra costituzione, o dobbiamo forse rifarci ancora più indietro, a monte delle parole dei padri costituenti, a dei princìpi più primitivi, al non aggredire l’altro essere umano.
A oggi, 53 soldati italiani sono morti in Afghanistan, senza contare feriti, contaminati, psicologicamente devastati, ecc., dei quali nulla sappiamo.
Dobbiamo ancora testardamente ricordare l’articolo 11 della nostra costituzione, o dobbiamo forse rifarci ancora più indietro, a monte delle parole dei padri costituenti, a dei princìpi più primitivi, al non aggredire l’altro essere umano.
Propongo di
lanciare una manifestazione oceanica contro la guerra, in qualsiasi forma in
qualsiasi luogo e in qualsiasi modo. Propongo di fare un gesto vero di rifiuto
globale di ogni forma di azione bellica nei confronti di un altro paese.
Propongo di dire basta.
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