Visto il dato sconfortante di una produzione
letteraria popolata da legioni di Dan Brown e di Coelho, non stupisce che gli
editori frughino in bauli e polverose soffitte alla ricerca degli inediti di
chi ancora sapeva scrivere.
Esce
in Gran Bretagna l’ultimo manoscritto inedito della Woolf
Un
giornalino fatto in casa dai nipotini Julian e Quentin Bell svela un’altra
Virginia Woolf (1882-1941), ironica, scherzosa e piena di arguzia, appassionata
autrice di storielle un po’ pazze. L’ultimo manoscritto inedito della
scrittrice inglese che animò il Bloomsbury Group è stato affidato qualche anno
fa alla British Library di Londra, che ora ha deciso di pubblicarlo in
un’edizione critica.
Esce così
domani, mercoledì 12 giugno, “The Charleston Bulletin Supplements”, stampato
dalla casa editrice della Biblioteca nazionale britannica (pagine 144, sterline
12,99), a cura di Claudia Olk, professoressa di letteratura inglese e compatata
alla Freie Universitat di Berlino.
È un libro
speciale, riccamente illustrato: è costituito da una serie di fogli con
vignette e caricature, che raffigurano la vita delle famiglie Woolf e Bell,
accompagnate da brevi testi scherzosi scritti a mano dai nipotini della
scrittrice e tanti brevi articoli o racconti, un po’ pazzi o giocosi,
direttamente vergati dall’autrice di “La signora Dalloway” e “Gita al faro”.
Dall’estate
del 1923 alla primavera del 1927 i fratelli Quentin e Julian, figlio di Clive
Bell e di Vanessa Stephen, sorella di Virginia Woolf, realizzarono un
giornalino quasi quotidiano per la loro famiglia che portavano in tavola per la
colazione. Raccontava le loro piccole vicende nella bellissima casa di campagna
di Charleston, nel Sussex, dove i ragazzini vivevano con la famiglia e con zia
Virginia che qui scriveva i suoi romanzi. E proprio a lei nel 1923 Quentin, 13
anni, e Julian, 15 anni, chiesero di collaborare alla loro impresa
editoriale.
“The
Charleston Bulletin Supplements” fu sostenuto con il costante impegno di
Virginia Woolf che si divertì a scrivere ironiche didascalie e testi per gli
schizzi disegnati dal nipote Quentin Bell, nipote di Virginia, destinato a
diventare un noto storico dell’arte e biografo della leggendaria zia. Il
giornalino familiare inedito che vede la luce grazie alla British Library svela
un lato semisconosciuto dell’animatrice del Bloomsbury Group londinese, perché
mostra il suo carattere ilare e perfino burlesco, come quando scrisse di una
gita di una scolaresca a Parigi, dove un ragazzino impertinente oso’ calarsi i
pantaloni davanti alle professoresse.
«Mi sembrava
idiota avere accanto a me una vera scrittrice e non farla collaborare al mio
piccolo giornalino di famiglia», raccontò Quentin Bell. Virginia Woolf fu così
chiamata a scrivere dei raccontini dedicati alla cronaca familiare con qualche
curiosità anche sui domestici di casa.
Helen
Melody, responsabile dei manoscritti letterari moderni della British Library,
ha detto: «È un’opera completamente diversa da tutte le altre della Woolf che
noi possediamo. Era destinata ai membri della sua famiglia, ma è ben fatta e ci
svela il lato giocoso di Virginia e il suo affetto per i nipoti». Per la
curatrice Claudia Olk, “The Charleston Bulletin Supplements” può essere
considerato l’ideale continuazione di “Hyde Park Gate News”, il giornalino di
famiglia scritto dal 1891 al 1985 da Virginia Woolf e da sua madre.
Da: La
Stampa 11 giugno 2013
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