Febbraio è
davvero un mese ricco di misteri. Eva Cantarella, nel breve articolo che segue,
racconta cosa avveniva nell’antica Roma ogni 15 febbraio:
Eva Cantarella - Lo strano rito dei Luperci.
A Roma, ogni
anno, il 15 febbraio, si celebrava un rito antichissimo, ai nostri occhi
assolutamente incomprensibile. Quel giorno infatti i Luperci (membri di un
gruppo le cui «selvagge riunioni — scrive Cicerone — erano state istituite
prima della libertà e delle leggi») uscivano nelle strade nudi, coperti
solamente da un perizoma e armati di una frusta, e inseguivano e fustigavano i
passanti. Ma, come scrive Plutarco non tutti cercavano di ripararsi dai colpi:
le donne adulte, al contrario, facevano di tutto per essere colpite.
Strano rito,
in verità. Che diventa peraltro comprensibile se si ripensa a un'antichissima
credenza: fustigare era uno di modi per praticare la magia su persone e cose.
In questo caso, a scopo demografico. Tra gli effetti favorevoli della
fustigazione, infatti, stava la capacità di favorire la fecondità. Ecco perché
le donne romane, il 15 febbraio, aspettavano con ansia che i Luperci uscissero,
con le loro fruste: la sterilità, per loro, era la massima delle sventure, il
segno di un totale, irrimediabile e imperdonabile fallimento. La frusta,
invece, era una speranza di felicità. La loro assicurazione contro il rischio
di venir meno al compito cui erano destinate.
(Da: Il
Corriere della sera del 9 febbraio 2013)
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