18 febbraio 2013

PASOLINI E IL MISTERO CONTADINO






Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo il programma inviatoci dal Centro Studi Pasolini di Casarsa:



Il Centro Studi Pier Paolo Pasolini inaugura il 2013  con quattro importanti appuntamenti primaverili di studio e di incontro, che, tra riflessione e suggestione emotiva, vogliono portare  un contributo aggiornato al dibattito su Pasolini e tenere aperti i conti con un’opera e una figura dalle sfaccettature  sempre inesauribili e attuali.
Sotto la sigla complessiva di INCIPIT, già varata nel 2011, è dunque in programma tra febbraio e aprile un ventaglio di iniziative che continuano a rafforzare il Centro casarsese nel ruolo di punto di riferimento degli studi pasoliniani e inoltre coinvolgono attorno alla sua attività una rete ormai consolidata di collaborazioni significative e di rapporti con il territorio, locale e nazionale.
Nell’insieme della proposta, qui di seguito dettagliata, saranno presentati innanzitutto tra febbraio e marzo i lavori di due studiosi: il giovane saggista friulano Giacomo Trevisan, indagatore della sorprendente attenzione rivolta da Gilberto Pressacco all’opera di Pasolini; e soprattutto Guido Santato dell’Università di Padova, che è tra i più autorevoli e acuti conoscitori dell’intero corpus dell’opera pasoliniana, con particolare attenzione al significato della stagione friulana. 
Sul piano dell’emozione e dei ricordi  il clou  sarà riservato poi a venerdì 5 aprile, quando arriverà per la prima volta in Friuli e coronerà così un antico sogno Enrique Irazoqui, l'indimenticabile Gesù del Vangelo secondo Matteo,  oggi economista e professore di letteratura, scacchista a livello internazionale e residente a  Cadaqués, il paese catalano dove vissero anche Salvador Dalí e Marcel Duchamp. Accanto a lui ci sarà anche Giacomo Morante, che, allora quindicenne,  fu scelto nello stesso film per il ruolo dell’apostolo Giovanni.  E ancora, per questa occasione straordinaria, nella Sala Grande di Cinemazero di Pordenone, in sinergia con il Centro Studi, sarà proiettato il docu-film Album del 2012 in cui la regista siciliana Valeria Patané, lei pure presente in Friuli, ha raccontato per immagini un incontro spagnolo tra i due, montando anche le foto sul set di Angelo Novi e alcuni spezzoni inediti di un girato in super8 dello stesso Morante a Matera, al tempo del Vangelo.
Da non dimenticare inoltre che sempre in aprile, mercoledì 10, il ricco menu di questa primavera tutta pasoliniana sarà completato da una riflessione con letture (a cura di Gianfranco Scialino) sul rapporto giovanile di amicizia tra Sergio Maldini e Pasolini, di cui resta traccia nel poco noto carteggio epistolare tra i due. Un appuntamento, quest’ultimo, che rientra nel focus dedicato nel 2013 al cantore romanzesco della “casa a nord-est”, all’interno della rassegna “Percorsi diversi: il Medio Friuli incontra Sergio Maldini” ideata dal Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli che a breve ne renderà nota  l’intera articolazione.


Enrique Irazoqui e Giacomo Morante sul set del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (1964)

PROGRAMMA
Casa Colussi – Casarsa della Delizia
venerdì 22 febbraio, ore 18

Mistero contadino. Tracce pasoliniane nelle ricerche di don Gilberto Pressacco (Forum 2013)
di Giacomo Trevisan
presentazione

intervengono con l’autore
Remo Cacitti (Università di Milano)
Flavio Pressacco (Università di Udine)
in collaborazione con Associazione Culturale “don Gilberto Pressacco” e Forum editrice universitaria

Sollecitato dalle riflessioni di Gilberto Pressacco e in seguito alla ricognizione della sua biblioteca, in cui colpisce la consistente bibliografia pasoliniana, questo saggio ripercorre le ricerche storiche, musicali e teologiche di Pressacco, e la sorprendente ragnatela di sintonie che le legano all'opera di Pier Paolo Pasolini.
Al centro è il “mistero contadino”, rievocato da Pasolini nei versi della Religione del mio tempo , con rinvio al mistero archetipico ed evangelico del seme che, morendo, genera frutto. Il carattere universale di questo “mistero” e la lezione “contadina” che ne deriva sulla ciclicità dell'esistenza tramano la ricerca del sacro che ha alimentato prima lo sguardo poetico di Pasolini e poi il vertiginoso scavo nelle origini condotto da Pressacco. Da angolazioni diverse ma convergenti, e pur nella specificità dei rispettivi percorsi di vita e di pensiero, queste due intelligenze non conformi illuminano un Friuli diverso, in cui palpitano i corpi, la lingua, la danza e il canto di una terra antica e sacra.

Giacomo Trevisan si è laureato al DAMS dell'Università di Bologna in “Discipline dello spettacolo dal vivo”; vincitore nel 2006 del Premio Tesi di Laurea Pasolini, scrittore e saggista, è anche regista e attore per il teatro. Suoi contributi sul teatro giovanile di Pasolini sono apparsi in «Studi pasoliniani» e nel volume, curato da Stefano Casi, Angela Felice e Gerardo Guccini,  Pasolini e il teatro (Marsilio 2012).

Casa Colussi – Casarsa della Delizia
venerdì 15 marzo, ore 18

Pier Paolo Pasolini. L’opera poetica, narrativa, cinematografica, teatrale e saggistica (Carocci 2013)
di Guido Santato
presentazione
dialogo con l’autore
a cura di Angela Felice

Attraverso un’analisi rigorosa e insieme ricca di contributi critici innovativi, il volume presenta un profilo completo e aggiornato dell’opera di Pasolini, nella multiforme ampiezza delle sue varie espressioni letterarie, saggistiche, cinematografiche e pittoriche, e si sviluppa attraverso una puntuale analisi dei testi e, per la produzione cinematografica, dei singoli film. Il criterio metodologico del confronto con i testi, nella esuberante produzione di Pasolini, il primo grande artista “multimediale” dell’età contemporanea, ha comportato così l’adozione di una pluralità di approcci critici, estesi anche al panorama internazione in cui l’opera pasoliniana continua ad essere al centro di un costante e forte interesse.

Guido Santato è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Padova e membro associato del Groupe d’Etude et ed Recherche sur la Culture Italienne dell’Université Stendhal-Grenoble3. Ha pubblicato una nutrita serie di studi, con particolare interesse alla letteratura del Settecento e del Novecento e con specifiche indagini sulla figura e l’opera di Alfieri. Viva è anche la sua attenzione a Pasolini, su cui ha pubblicato nel 1980 la monografia Pier Paolo Pasolini. L’opera, vincitrice del Premio Viareggio per la Saggistica Opera Prima. Ha fondato e dirige la rivista internazionale “Studi pasoliniani”.


Cinemazero / Sala Grande – Pordenone
venerdì 5 aprile, ore 18

Incontro con Enrique Irazoqui e Giacomo Morante
interpreti di Gesù e dell’apostolo Giovanni nel film Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (1964)


proiezione docu-film
Album (Spagna 2012, 37’)
di Valeria Patané
Giacomo Morante aveva 15 anni quando fu scelto da Pier Paolo Pasolini quale interprete di Giovanni, l’apostolo giovane, per Il Vangelo secondo Matteo. A 48 anni di distanza dal film Giacomo parte da Madrid con la figlia Susanna per andare a trovare Enrique Irazoqui, il Cristo di Pasolini, che abita a Cadaqués (Costa Brava). Durante il viaggio il padre racconta alla figlia come ha vissuto l’esperienza del casting e del set. Il “Cristo” e “San Giovanni” nel loro incontro ricordano aneddoti curiosi e il loro personale legame, cementato nel 1964. Le fotografie di Angelo Novi sul set, organizzate in un album che Giacomo porta in regalo ad Enrique, aiutano visivamente a ricordare l’opera di Pasolini, così come avviene anche con le immagini inedite girate in super 8 a Matera nel 1964  dallo stesso Morante.
Valeria Patané, nata a Siracusa e attualmente residente in Spagna, nomade non solo nello spazio geografico, ha vissuto tra nord e sud d’Italia, tra Europa e Sud America,  e  ha attraversato e prodotto diverse forme espressive artistiche e culturali. 
In serata, proiezione del film Il Vangelo secondo Matteo.
Casa Colussi  – Casarsa della Delizia
mercoledì 10 aprile, ore 18.00

“Carissimo  Sergio, un biglietto per dirti che … ”
Storia e note dal carteggio giovanile  tra Sergio Maldini e Pier Paolo Pasolini

letture e commenti
a cura di Gianfranco Scialino
in collaborazione con la rassegna “Percorsi diversi: il Medio Friuli incontra Sergio Maldini” / Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli”

Un viaggio tra le parole che, tra i tardi anni Quaranta e gli anni Cinquanta, intercorsero nella corrispondenza epistolare tra Pasolini e Maldini. Si tratta di un carteggio poco noto, che testimonia una reciproca amicizia sbocciata  in gioventù e inoltre permette di ricostruire per induzione anche il fervore del dopoguerra friulano, ricco di nuove iniziative culturali, di rifondazioni giornalistiche e di giovani intelligenze, impegnate, come Sergio e Pier Paolo, a scambiarsi opinioni e confidenze sullo sfondo dell’Italia povera ma bella della riconquista della libertà e della ricostruzione.   

Gianfranco Scialino è uno dei più conosciuti e raffinati studiosi e critici letterari della regione. Autore di una ricca serie di saggi su riviste specializzate, è particolarmente attento alla letteratura friulana, in lingua e in dialetto, con specifica attenzione alla poesia. E’ direttore dell’Istituto Giuliano di Cultura, Storia e Documentazione di Gorizia.

Info, Centro Studi Pier  Paolo Pasolini, via G. Pasolini 4, 33072 Casarsa della Delizia (pn), tel. 0434 870593, info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it, www. centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it.





Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Casarsa Della Delizia (Pn)
e-mail   info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it 
tel/fax  0434 87 05 93

3 commenti:

  1. DOMENICA PROSSIMA A MARSALA, ORE 18.00, AL CENTRO OTIUM SI TERRA' UN PUBBLICO DIBATTITO SU P.P. PASOLINI

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  2. PASOLINI OGGI E' PIU' VIVO CHE MAI!

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  3. Senza una bussola si rischia di smarrirsi nel grande mare della produzione pasoliniana

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