Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo il programma inviatoci dal Centro Studi Pasolini di Casarsa:
Il
Centro Studi Pier Paolo Pasolini inaugura il 2013 con quattro
importanti appuntamenti primaverili di studio e di incontro, che, tra
riflessione e suggestione emotiva, vogliono portare un contributo
aggiornato al dibattito su Pasolini e tenere aperti i conti con un’opera e una
figura dalle sfaccettature sempre inesauribili e attuali.
Sotto
la sigla complessiva di INCIPIT, già varata nel 2011, è dunque in
programma tra febbraio e aprile un ventaglio di iniziative che continuano a
rafforzare il Centro casarsese nel ruolo di punto di riferimento degli studi
pasoliniani e inoltre coinvolgono attorno alla sua attività una rete ormai
consolidata di collaborazioni significative e di rapporti con il territorio,
locale e nazionale.
Nell’insieme della
proposta, qui di seguito dettagliata, saranno presentati innanzitutto tra
febbraio e marzo i lavori di due studiosi: il giovane saggista friulano Giacomo
Trevisan, indagatore della sorprendente attenzione rivolta da Gilberto
Pressacco all’opera di Pasolini; e soprattutto Guido Santato
dell’Università di Padova, che è tra i più autorevoli e acuti conoscitori
dell’intero corpus dell’opera pasoliniana, con particolare attenzione al
significato della stagione friulana.
Sul piano
dell’emozione e dei ricordi il clou sarà riservato poi a venerdì
5 aprile, quando arriverà per la prima volta in Friuli e coronerà così un
antico sogno Enrique Irazoqui, l'indimenticabile Gesù del Vangelo
secondo Matteo, oggi economista e professore di letteratura,
scacchista a livello internazionale e residente a Cadaqués, il paese
catalano dove vissero anche Salvador Dalí e Marcel Duchamp. Accanto a lui ci
sarà anche Giacomo Morante, che, allora quindicenne, fu scelto
nello stesso film per il ruolo dell’apostolo Giovanni. E ancora, per
questa occasione straordinaria, nella Sala Grande di Cinemazero di Pordenone,
in sinergia con il Centro Studi, sarà proiettato il docu-film Album del
2012 in cui la regista siciliana Valeria Patané, lei pure presente in
Friuli, ha raccontato per immagini un incontro spagnolo tra i due, montando
anche le foto sul set di Angelo Novi e alcuni spezzoni inediti di un girato in
super8 dello stesso Morante a Matera, al tempo del Vangelo.
Da non dimenticare
inoltre che sempre in aprile, mercoledì 10, il ricco menu di questa
primavera tutta pasoliniana sarà completato da una riflessione con letture (a
cura di Gianfranco Scialino) sul rapporto giovanile di amicizia tra Sergio
Maldini e Pasolini, di cui resta traccia nel poco noto carteggio epistolare tra
i due. Un appuntamento, quest’ultimo, che rientra nel focus dedicato nel 2013
al cantore romanzesco della “casa a nord-est”, all’interno della rassegna
“Percorsi diversi: il Medio Friuli incontra Sergio Maldini” ideata dal
Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli che a breve ne renderà nota
l’intera articolazione.
Enrique Irazoqui e Giacomo Morante sul set del Vangelo secondo
Matteo di Pier Paolo Pasolini (1964)
PROGRAMMA
Casa Colussi – Casarsa della Delizia
venerdì 22 febbraio, ore 18
Mistero
contadino. Tracce pasoliniane nelle ricerche di don
Gilberto Pressacco (Forum 2013)
di Giacomo
Trevisan
presentazione
intervengono
con l’autore
Remo
Cacitti (Università di Milano)
Flavio
Pressacco (Università di Udine)
in
collaborazione con Associazione Culturale “don Gilberto Pressacco” e Forum
editrice universitaria
Sollecitato
dalle riflessioni di Gilberto Pressacco e in seguito alla ricognizione della
sua biblioteca, in cui colpisce la consistente bibliografia pasoliniana, questo
saggio ripercorre le ricerche storiche, musicali e teologiche di Pressacco, e
la sorprendente ragnatela di sintonie che le legano all'opera di Pier Paolo
Pasolini.
Al
centro è il “mistero contadino”, rievocato da Pasolini nei versi della Religione
del mio tempo , con rinvio al mistero archetipico ed evangelico del seme
che, morendo, genera frutto. Il carattere universale di questo “mistero” e la
lezione “contadina” che ne deriva sulla ciclicità dell'esistenza tramano la
ricerca del sacro che ha alimentato prima lo sguardo poetico di Pasolini e poi
il vertiginoso scavo nelle origini condotto da Pressacco. Da angolazioni
diverse ma convergenti, e pur nella specificità dei rispettivi percorsi di vita
e di pensiero, queste due intelligenze non conformi illuminano un Friuli
diverso, in cui palpitano i corpi, la lingua, la danza e il canto di una terra
antica e sacra.
Giacomo Trevisan si è laureato al DAMS
dell'Università di Bologna in “Discipline dello spettacolo dal vivo”; vincitore
nel 2006 del Premio Tesi di Laurea Pasolini, scrittore e saggista, è anche
regista e attore per il teatro. Suoi contributi sul teatro giovanile di
Pasolini sono apparsi in «Studi pasoliniani» e nel volume, curato da Stefano
Casi, Angela Felice e Gerardo Guccini, Pasolini e il teatro
(Marsilio 2012).
Casa Colussi – Casarsa della Delizia
venerdì 15 marzo, ore 18
Pier
Paolo Pasolini. L’opera poetica, narrativa, cinematografica, teatrale e
saggistica (Carocci 2013)
di Guido
Santato
presentazione
dialogo
con l’autore
a
cura di Angela Felice
Attraverso
un’analisi rigorosa e insieme ricca di contributi critici innovativi, il volume
presenta un profilo completo e aggiornato dell’opera di Pasolini, nella
multiforme ampiezza delle sue varie espressioni letterarie, saggistiche,
cinematografiche e pittoriche, e si sviluppa attraverso una puntuale analisi
dei testi e, per la produzione cinematografica, dei singoli film. Il criterio
metodologico del confronto con i testi, nella esuberante produzione di
Pasolini, il primo grande artista “multimediale” dell’età contemporanea, ha
comportato così l’adozione di una pluralità di approcci critici, estesi anche
al panorama internazione in cui l’opera pasoliniana continua ad essere al centro
di un costante e forte interesse.
Guido Santato è professore
ordinario di Letteratura italiana all’Università di Padova e membro associato
del Groupe d’Etude et ed Recherche sur la Culture Italienne dell’Université
Stendhal-Grenoble3. Ha pubblicato una nutrita serie di studi, con particolare
interesse alla letteratura del Settecento e del Novecento e con specifiche
indagini sulla figura e l’opera di Alfieri. Viva è anche la sua attenzione a
Pasolini, su cui ha pubblicato nel 1980 la monografia Pier Paolo Pasolini.
L’opera, vincitrice del Premio Viareggio per la Saggistica Opera Prima. Ha
fondato e dirige la rivista internazionale “Studi pasoliniani”.
Cinemazero / Sala Grande – Pordenone
venerdì 5 aprile, ore 18
Incontro
con Enrique Irazoqui e Giacomo Morante
interpreti
di Gesù e dell’apostolo Giovanni nel film Il Vangelo secondo Matteo di
Pier Paolo Pasolini (1964)
proiezione
docu-film
Album
(Spagna 2012, 37’)
di Valeria Patané
Giacomo Morante aveva
15 anni quando fu scelto da Pier Paolo Pasolini quale interprete di Giovanni,
l’apostolo giovane, per Il Vangelo secondo Matteo. A 48 anni di distanza
dal film Giacomo parte da Madrid con la figlia Susanna per andare a trovare
Enrique Irazoqui, il Cristo di Pasolini, che abita a Cadaqués (Costa Brava).
Durante il viaggio il padre racconta alla figlia come ha vissuto l’esperienza
del casting e del set. Il “Cristo” e “San Giovanni” nel loro incontro ricordano
aneddoti curiosi e il loro personale legame, cementato nel 1964. Le fotografie
di Angelo Novi sul set, organizzate in un album che Giacomo porta in regalo ad
Enrique, aiutano visivamente a ricordare l’opera di Pasolini, così come avviene
anche con le immagini inedite girate in super 8 a Matera nel 1964 dallo
stesso Morante.
Valeria Patané, nata a Siracusa e
attualmente residente in Spagna, nomade non solo nello spazio geografico, ha
vissuto tra nord e sud d’Italia, tra Europa e Sud America, e ha
attraversato e prodotto diverse forme espressive artistiche e culturali.
In serata, proiezione del film Il Vangelo
secondo Matteo.
Casa
Colussi – Casarsa della Delizia
mercoledì 10
aprile, ore 18.00
“Carissimo Sergio, un biglietto per dirti che … ”
Storia e note dal carteggio giovanile tra Sergio Maldini e
Pier Paolo Pasolini
letture
e commenti
a
cura di Gianfranco Scialino
in
collaborazione con la rassegna “Percorsi diversi: il Medio Friuli
incontra Sergio Maldini” / Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli”
Un
viaggio tra le parole che, tra i tardi anni Quaranta e gli anni Cinquanta,
intercorsero nella corrispondenza epistolare tra Pasolini e Maldini. Si tratta
di un carteggio poco noto, che testimonia una reciproca amicizia
sbocciata in gioventù e inoltre permette di ricostruire per induzione
anche il fervore del dopoguerra friulano, ricco di nuove iniziative culturali,
di rifondazioni giornalistiche e di giovani intelligenze, impegnate, come
Sergio e Pier Paolo, a scambiarsi opinioni e confidenze sullo sfondo
dell’Italia povera ma bella della riconquista della libertà e della
ricostruzione.
Gianfranco Scialino è uno dei più
conosciuti e raffinati studiosi e critici letterari della regione. Autore di
una ricca serie di saggi su riviste specializzate, è particolarmente attento
alla letteratura friulana, in lingua e in dialetto, con specifica attenzione
alla poesia. E’ direttore dell’Istituto Giuliano di Cultura, Storia e
Documentazione di Gorizia.
Info,
Centro Studi Pier Paolo Pasolini, via G. Pasolini 4, 33072 Casarsa della
Delizia (pn), tel. 0434 870593, info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it, www. centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it.
Centro Studi Pier
Paolo Pasolini
Casarsa Della Delizia
(Pn)
e-mail
info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
tel/fax 0434 87 05 93
DOMENICA PROSSIMA A MARSALA, ORE 18.00, AL CENTRO OTIUM SI TERRA' UN PUBBLICO DIBATTITO SU P.P. PASOLINI
RispondiEliminaPASOLINI OGGI E' PIU' VIVO CHE MAI!
RispondiEliminaSenza una bussola si rischia di smarrirsi nel grande mare della produzione pasoliniana
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