Al MART di Rovereto
una grande mostra sull'opera di Rudolf Steiner e sui rapporti fra antroposofia
e arte.
Nonostante il Mart di Rovereto stia soffocando per i
tagli - il suo budget è sceso da cinque milioni a uno e mezzo, cifra che
potrebbe contrarsi fino al cinquecentomila nei prossimi due anni - ha
inaugurato la stagione espositiva del 2013 presentandosi ai visitatori con un'anteprima
per l'Italia dedicata alla figura di Rudolf Steiner e con una mostra sul design
che interpreta il cibo. La retrospettiva sul filosofo, realizzata dal Vitra
Design Museum di Weil am Rhein, è curata da Matteo Kries e resterà aperta fino
al 2 giugno).
Rudolf Steiner (1861-1925) è il fondatore
dell'antroposofia, disciplina che riformò il campo pedagogico attraverso una
nuova visione del mondo. I «tentacoli» di quel pensiero rivoluzionario
raggiunsero campi in apparenza lontani, come la biocosmesi e l'agricoltura
biodinamica. Nato a Krajevic (Croazia) da genitori austriaci, cattolici e di
origine contadina, Steiner giovanissimo è già un fine commentatore delle opere
di Goethe e in seguito ne curerà gli archivi. Un assaggio del suo pensiero -
che influenzerà diversi campi del sapere - si può estrapolare da questa sua
citazione: «In ogni essere umano esistono facoltà latenti attraverso le quali
egli può giungere alla conoscenza del mondo dello spirito».
Con la sua ricerca di un'armonia totale fra individuo e
natura, Steiner ispirò il lavoro di molti artisti - da Mondrian a Kandinsky
fino a Beuys e nel tempo, le sue idee permearono l'architettura e il design,
sconvolgendo gli ambienti domestici. In veste di modelli pedagogici, entrarono
nelle scuole: la prima fu fondata a Stoccarda il 7 settembre 1919, per
soddisfare la richiesta di Emil Molt, direttore della fabbrica di sigarette
Waldorf Astoria, di creare un'istituzione educativa per i figli degli operai
(il movimento pedagogico ha preso il suo nome proprio dalla fabbrica).
L'itinerario espositivo al Mart si apre con la sezione «Contesto»: una panoramica (attraverso disegni su lavagna, scritti e pubblicazioni da lui curate) che descrive la sua visione, confrontandola ai movimenti sociali e culturali degli inizi del XX secolo. «Metamorfosi», invece, si sofferma sulle proposte estetiche per il quotidiano. In scala viene riprodotto il Goetheanum, «un edificio vivente posto all'interno di un corpo plastico», concepito come sede per l'Antroposofia e dedicato all'amatissimo intellettuale tedesco. Realizzato in legno e inaugurato nel 1920, andò a fuoco nel 1922 e fu ricostruito tra il 1924 e il 1928.
«Pratica» - la parte finale della rassegna - ricorda come Steiner abbia prodotto una serie di mutamenti sostanziali nell'esistenza di tutti i giorni, a partire dal suo pensiero, e testimonia come tali cambiamenti siano ancora presenti nella società contemporanea. A dimostrazione di ciò sono esposti numerosi oggetti di design ispirati all'Antroposofia. Il percorso si chiude con una passeggiata dentro le Farbkammer, camere terapeutiche colorate ideate da Rudolf Steiner nel 1913 e ricostruite qui in dimensioni reali.
(Da: Il
Manifesto del 13 febbraio 2013)
“Rudolf
Steiner. L’alchimia del quotidiano”.
Mart
Rovereto, Corso Bettini, 43 Rovereto (TN)
dal 9
febbraio al 2 giugno 2013.
Orari:
mar-dom 10.00-18.00, ven 10.00-21.00
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