10 febbraio 2013

LE MADRI, COME I GRANDI UOMINI, NON MUOIONO MAI...

Gramsci in braccio di sua madre

Antonio Gramsci per me non è mai stato né una copia di Lenin, né un santino. Gramsci è stato un comunista che ha visto in anticipo il vicolo cieco in cui si era cacciata l’URSS; un uomo che ha sempre pensato con la propria testa e con il suo grande cuore, lottando per la sua e per la libertà di tutti .
Gramsci è stato sconfitto dalla storia; ma, grazie a quello che ha fatto e scritto, è ancora vivo. Anzi, mi sembra più vivo di tanti cadaveri ambulanti che ancora oggi occupano la scena.
Oggi lo voglio ricordare con un brano di una lettera che ha scritto dal carcere a sua madre. (fv)

Dal carcere di Turi (BA) 15 giugno 1931.


Carissima mamma,
ho ricevuto la lettera che mi hai scritto con la mano di Teresina. Mi pare che devi spesso scrivermi così; io ho sentito nella lettera tutto il tuo spirito e il tuo modo di ragionare; era proprio una tua lettera e non una lettera di Teresina. Sai cosa mi è tornato alla memoria? Proprio mi è riapparso chiaramente il ricordo quando ero in prima o in seconda elementare e tu mi correggevi i compiti: ricordo perfettamente che non riuscivo mai a ricordare che <<uccello>> si scrive con due c e questo errore tu me lo hai corretto almeno dieci volte. Dunque se ci hai aiutato a imparare a scrivere (e prima ci avevi insegnato molte poesie a memoria; io ricordo ancora Rataplan e l’altra <<Lungo i clivi della Loira – che quel nastro argentato – corre via per cento miglia – un bel suolo avventurato>>) è giusto che uno di noi ti serva da mano per scrivere quando non sei abbastanza forte. Scommetto che il ricordo di Rataplan e della canzone della Loira ti fanno sorridere. Eppure ricordo anche quanto ammirassi (dovevo avere quattro o cinque anni) la tua abilità nell’imitare sul tavolo il rullo del tamburo, quando declamavi Rataplan. Del resto tu non puoi immaginare quante cose io ricordo in cui tu appari sempre come una forza benefica e piena di tenerezza per noi. Se ci pensi bene tutte le quistioni dell’anima e dell’immortalità dell’anima e del paradiso e dell’inferno non sono poi in fondo che un modo di vedere questo semplice fatto: che ogni nostra azione si trasmette negli altri secondo il suo valore, di bene e di male, passa di padre in figlio, da una generazione all’altra in un movimento perpetuo. Poiché tutti i ricordi che noi abbiamo di te sono di bontà e di forza e tu hai dato le tue forze per tirarci su, ciò significa che tu sei già da allora, nell’unico paradiso reale che esista, che per una madre penso sia il cuore dei propri figli. Vedi cosa ti ho scritto? Del resto non devi pensare che io voglia offendere le tue opinioni religiose e poi penso che tu sei d’accordo con me più di quanto non pare. Dì a Teresina che aspetto l’altra lettera che mi ha promesso. Ti abbraccio teneramente con tutti di casa.
Antonio

5 commenti:

  1. bella toccante e profonda nella sua semplicità

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  2. Ho appena scoperto il tuo blog, meraviglioso sito, interessantissimo, che cultura, grazie a te Francesco.

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  3. anche i sovversivi, gli eretici, i non allineati (anzi, forse, soprattutto loro), gli irrducibili hanno avuto alle spalle cuori di mamme tenerissimi.Condivido il pensiero di Francesco Virga su Gramsci e direi che non è stato sconfitto dalla storia, bensì piegato dal tiranno fascista. Se poi il partito comunista italiano avesse seguito Gramsci e non si fosse allineato al Pcus oggi avremmo probabilmente ancora una sinistra degna fatta di Giganti e non dei servetti, allineati e coperti con la finanza- immondizia. BERNARDO PULEIO

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  4. CONCORDO PIENAMENTE CARO BERNARDO!

    FRANCESCO VIRGA

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  5. Caro Franco,
    leggere Gramsci ti fa venire voglia di resistere ed essere ancora di sinistra. Vedere invece i politici della Sinistra di oggi ti fa perdere la speranza. Questa sinistra venduta di oggi è un offesa ai valori umani e sociali vissuti da Gramsci.
    Rimango di sinistra solo perchè sono esistiti uomini come lui. Anche se sinceramente non so proprio per chi andare a votare alle prossime elezioni perchè non mi riconosco in nessuna attuale sinistra.
    Ezio

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