Quale debole odore
di gerani ritocca
questa corda del cuore
come un tempo?
nel mio cuore la piena
dei tuoi giorni perduti,
dei miei giorni vissuti
senza spazio - con pena.
E lo spazio era un fuoco
dove ardevi per gioco
coi tuoi abiti - il bianco
del tuo petto, ed il fianco
che nel vento odoroso
replicava il tuo accento.
Era un debole vento
che portava lontano
il tuo nome - un umano
vento acceso sul fronte
d’un continuo orizzonte.
- Giorgio Caproni,
Tutte le poesie, Cronistoria (1938-1942), Garzanti, 1983
Nessun commento:
Posta un commento