Occorre liberare Pasolini dalla presenza ingombrante del suo personaggio (costruito ad arte anche dai suoi numerosi denigratori) che, più di una volta, ha finito per oscurare il valore reale dell’uomo e della sua opera. Peraltro la recente riedizione di tutti i suoi scritti nella collana Meridiani della Mondadori, ha fatto toccare con mano l’ampiezza e profondità di un’ opera che non può essere rinchiusa nei tradizionali confini disciplinari.
Durante la sua breve vita Pasolini è riuscito ad occuparsi di tutto - poesia, musica, linguistica, antropologia, cinema, teatro, critica letteraria, filosofia e politica - riuscendo a lasciare la sua impronta originale su tutto quello che toccava. Già solo questo dato potrebbe spiegare la ragione per cui la sua opera è stata in gran parte incompresa. Era inevitabile, infatti, che, in un tempo, come il nostro, dominato dallo specialismo e dalla frammentazione dei saperi, Pasolini apparisse un dilettante, e come tale trattato, spesso, da tanti critici.
FRANCESCO VIRGA, Eredità dissipate. Gramsci Pasolini Sciascia, Diogene Multimedia, Bologna 2022, pp.177-178.
NB : Ometto le note comprese nel testo originario del brano citato. Ricordo nell'occasione che nel prossimo mese di giugno verrà pubblicata la seconda edizione arricchita di questo libro che mi è particolarmente caro. (fv)
Nessun commento:
Posta un commento