A Evgenij Evtušenko - Mosca *
*
Caro Evtuschenko,
non lo sai: ma è da un anno che penso a te.
Per una ragione a dir poco sorprendente.
mi pare di conoscerti di persona, anzi mi pare,
di avere in te un vecchio amico. Vorrei che tu
facessi la parte di Cristo nel mio film sul Vangelo
secondo Matteo. Tutto quello che ciò implica,
non lo so perfettamente bene neanche io.
Ne parleremo insieme: se questa << cosa sorprendente >>
e di così grande importanza per me, si realizzerà.
Come mi è nata l'idea? Tu forse sai che io, non essendo
un regista...serio, non cerco i miei interpreti fra gli attori :
finora, per i miei films sottoproletari, li ho trovati,
come si dice in Italia, << nella strada >>.
Per Cristo, un << uomo della strada >> non poteva
bastare: alla innocente espressività della natura,
bisognava aggiungere la luce della ragione.
E allora ho pensato ai poeti. E pensando ai poeti
ho pensato per primo a te. Tutto il mondo troverà
strano che io abbia scelto per Cristo, proprio te,
un comunista. Ma io non sono forse un comunista?
Le ragioni ideali di questa mia opera sono molto
complesse. Ma te le semplificherò trascrivendoti
il primo cartello del mio film : << Questo film vuol
contribuire, nella modesta misura consentita a un film,
all'opera di pace iniziata nel mondo da Nikita Krusciov,
Papa Giovanni e John Kennedy >>.
Non voglio aggiungere altre spiegazioni e altre implorazioni.
E' questa un'idea che piace o non piace, di per sé.
Ma intanto leggiti il Vangelo secondo Matteo!
*
Ti abbraccio affettuosamente, con grande speranza, tuo
Pier Paolo Pasolini.
( Roma, 1963 )
* Lettera dattiloscritta con firma autografa. Minuta ritrovata nell'Archivio Pasolini. Pubblicazione parziale in << Literaturnaja Gazeta >>, cfr. O la poesia o il caos, in << Tuttolibri >>, 5 agosto 1979. In PASOLINI LETTERE 1955-1975, pag 518
Nessun commento:
Posta un commento