In questo spazio abbiamo già pubblicato i
testi di tre poeti che hanno partecipato alla VIII edizione del “Simposio”
marinese di poesia. Infatti se cercate nell’archivio del blog troverete i versi
di tre autori che stimiamo particolarmente: Padre Giacomino, Ezio Spataro e Antonina Li Castri. Ma, non avendo potuto partecipare quest’anno all’iniziativa ideata da
Nuccio Benanti, ci piace riprendere il resoconto che ne ha fatto Onofrio
Sanicola nel suo blog:
UN SIMPOSIO ALL’INSEGNA DELL’INTEGRAZIONE
Il simposio dei poeti marinesi ha compiuto 8 anni ed entra a
vele spiegate nella fase della maturità. L’iniziativa del comune di Marineo ha
costruito, edizione dopo edizione, un suo trend di crescita, radunando per
l’edizione di quest’anno ben 36 poeti. Un caso più unico che raro nella nostra
provincia. Anche il pubblico ha risposto con entusiasmo all’appuntamento
annuale presso il Castello Beccadelli e la soddisfazione si leggeva bene negli
occhi della conduttrice Chiara Lo Faso. Ma se dovessimo indicare quella che è
stata la novità più rilevante del simposio, non esiteremmo a dire come la
presenza dei giovani immigrati della Cooperativa Sociale “Nuovi Orizzonti” è
stata il fiore all’occhiello della serata. Segno che manifesta come
l’integrazione socio-culturale costituisce il terreno essenziale su cui
confrontarsi nel futuro. Quando “Osman” originario del Gambia e rappresentante
dei giovani ha recitato la poesia che parlava “del periglioso blu profondo del
mare”, e poi finalmente il contatto con “l’approdo verde roccia che risuona di
bisbigli gioiosi” veramente è stato un momento toccante per tutti. Anche
“Aruna”, pure lui del Gambia ha evidenziato come la gente marinese sia molto
accogliente e lo ha potuto notare di persona frequentando a Marineo l’Istituto Tecnico
Industriale Don Colletto.
Barbara Cannova ha puntualizzato come la cultura
dell’accoglienza e della solidarietà diventa sempre più un momento essenziale
della nostra cittadina. Veramente interessante si è rivelata la lirica “Il
sorriso ed il bossolo” dedicata a Padre Pino Puglisi, che
padre Giacomo Ribaudo ha letto con un pathos notevole proponendo non solo un
messaggio di conversione e di speranza ma facendoci comprendere che la fede,
ancora una volta , è martirio. E poi come non citare la lirica “D’ucchiuzzinichi
e chini d’amuri” che Carmelo Rinaldi ha voluto dedicare alla madre.
Dagli Stati Uniti non sono mancate le liriche di Franca Peri
sulla “vecchiaia” e quella di Antonina Li Castri “Chianceru pi li so libra”,
che hanno il pregio, sul filo della memoria, di rinsaldare sempre più il ponte
che ci lega a loro.
Ma anche da Milano non sono mancate le liriche del Preside
Mario Lo Proto “Ecco qui” e “La sostanza di lu Picu” di Ezio Spataro sul valore
della civiltà contadina.
Quest’anno, nel simposio abbiamo avuto anche la rivelazione di un nuovo poeta marinese, il 75enne Giuseppe Viola, che ha pubblicato il volume “Dolce Marineo” per l’edizione La Zisa di Palermo, e che sarà presentato sabato prossimo alle 18,00 al Castello di Marineo.
Il simposio si è rivelato come la gioia di stare insieme di
tanti poeti, accomunati dalla radice della marinesità, e con l’animazione
speciale di Chiara Lo Faso, Max Potano, Francesca Di Marco, Fabrizio Lo Proto e
Carmelo Morabello.
Abbastanza originale l’intervento della poetessa Rosalba
Pantano che, avendo frequentato la prima e seconda elementare a Marineo negli
anni 70, è venuta appositamente da Montalbano Elicona (ME), per dedicare una
sua lirica a Marineo (coincidenza:una ventina di anni fa il Teatro dei Pupi di
Marineo fu ospite nel castello di Federico II a Montalbano Elicona n.d.r.).
La serata si è conclusa con attimi di commozione quando è
stata letta la lirica di Salvatore Bivona, “L’amicu di sempri” dedicata al
pittore Mimmo Vitale, purtroppo scomparso da alcuni anni, e certamente le
lacrime della moglie Anna e della figlia Sofia intervenute alla manifestazione,
sono state abbastanza significative.
In questo momento non possiamo non esprimere il nostro
sentimento di gratitudine a tutti i poeti che con la loro partecipazione hanno
permesso, non solo la realizzazione dell’iniziativa, ma hanno posto in evidenza
l’importanza della poesia nella vita di tutti i giorni.
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