05 dicembre 2012

IL TEMPO DELLE CILIEGIE...





Un caro amico  sul suo blog  - http://rosso-malpelo0.blog.kataweb.it – insieme ad una antica canzone francese, interpretata splendidamente da Yves Montand, ha ricordato, con la sua consueta passione, una pagina di storia che ci piace riproporre di seguito:

Durante i funerali di Bruno Trentin, nell’agosto del 2007, per adempiere alle sue ultime volontà, Giovanna Marini cantò tre canzoni, due certamente conosciute : “We shall overcome” e “Bella ciao”. La terza (che in realtà cantò per prima) era Les temps des cerises, un’antica canzone francese. Il compagno Trentin era nato in Francia nel 1926, poiché il padre Silvio era stato costretto a riparare oltr’Alpe, in quanto antifascista, come del resto altre centinaia di italiani.
Questa canzone romantica è divenuta, nel tempo, il simbolo delle lotte del proletariato francese. La scrisse, nel 1866, Jean Baptiste Clement, rivoluzionario e socialista, e fu messa in musica da un anziano tenore, Antoine Renard.
Clement partecipò, in quel tempo, alla Comune di Parigi e nel fuoco delle barricate gli insorti adottarono sorprendentemente quella canzone dai versi semplici e romantici, come può esserlo una triste canzone d’amore, priva però di riferimenti diretti all’epopea rivoluzionaria. Tuttavia la struggente dolcezza d’un tempo effimero, sperato e vissuto nella consapevolezza della sua brevità, stringe in solo nodo il sogno rivoluzionario della Comune di Parigi e la sua breve vita (dal marzo al maggio del 1871), insieme al tempo della giovinezza e alla stagione delle ciliegie, dolce, fulminea e rossa, d’un rosso sfavillante e cupo nel contempo, dello stesso colore della bandiera degli insorti parigini e del loro sangue, versato a fiumi durante la “semaine sanglante”.
L’hanno cantata da Charles Trenet a Yves Montand e da ultimo Bertrand Cantat dei Noir Desir, tutte queste versioni sono su You Tube. Anche il testo è, ovviamente, reperibile in rete. Qui lo riproponiamo così come riportato in un sito francese (www.musimem.com):

Quand nous chanterons le temps des cerises,
Et gai rossignol, et merle moqueur
Seront tous en fête !
Les belles auront la folie en tête
Et les amoureux du soleil au cœur !
Quand nous chanterons le temps des cerises
Sifflera bien mieux le merle moqueur !

Mais il est bien court, le temps des cerises
Où l’on s’en va deux cueillir en rêvant
Des pendants d’oreilles…
Cerises d’amour aux robes pareilles,
Tombant sous la feuille en gouttes de sang…
Mais il est bien court, le temps des cerises,
Pendants de corail qu’on cueille en rêvant !

Quand vous en serez au temps des cerises,
Si vous avez peur des chagrins d’amour,
Evitez les belles !
Moi qui ne crains pas les peines cruelles
Je ne vivrai pas sans souffrir un jour…
Quand vous en serez au temps des cerises
Vous aurez aussi des chagrins d’amour !

J’aimerai toujours le temps des cerises,
C’est de ce temps-là que je garde au cœur
Une plaie ouverte !

Et dame Fortune, en m’étant offerte
Ne saurait jamais calmer ma douleur…

J’aimerai toujours le temps des cerises
Et le souvenir que je garde au cœur !


Jean-Baptiste Clément (1866)

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