Non mi pare che sia il caso di continuare a fare dell'ironia sulla presunta profezia Maya.
Mi pare più sensato proporre un confronto tra la poesia di Ezio Spataro - pubblicata oggi da un sito letterario indicato nel post precedente - e quella più famosa di Gioacchino Belli:
TUTTO CROLLERÀ
(poesia di Ezio Spataro)
Mi sono perso nelle trame del mondo
ho smesso di guardare gli alberi
di ascoltare il canto degli uccelli
Mi sono perso nelle trame della terra
senza trovare il fuoco che regge tutto
mi sono abituato a tutto e a niente
chi mi salverà
da queste pianure sterminate
dove non sorge neanche un colle
forse aspetterò un cataclisma
il diluvio universale
e la terra che rinascerà
tutto sarà sconvolto…
si formeranno
nuovi colli e nuove vette
ci saranno
nuove terre e nuovi mari
da attraversare.
Sono pronto!
Gioacchino Belli - Er giorno der giudizzio
Quattro angioloni co le tromme in bocca
Se metteranno uno pe cantone
A ssonà: poi co ttanto de vocione
Cominceranno a dì: "Fora a chi ttocca"
Allora vierà su una filastrocca
De schertri da la terra a ppecorone,
Pe ripijà ffigura de perzone
Come purcini attorno de la biocca.
E sta biocca sarà Dio benedetto,
Che ne farà du' parte, bianca, e nera:
Una pe annà in cantina, una sur tetto.
All'urtimo uscirà 'na sonajera
D'angioli, e, come si ss'annassi a letto,
Smorzeranno li lumi, e bona sera. »
Caro Franco,
RispondiEliminaaddirittura adesso mi accosti al grande Gioacchino Belli, stiamo esagerando. Si vede proprio che mi vuoi bene, forse è anche questo che ti spinge a coccolarmi in questa maniera. Grazie per il tuo affetto.
Non ti coccolo affatto, Caro Ezio, e lo sai bene! Hai scritto una poesia degna di Qohelet; altro che Belli!
RispondiEliminaIl poeta romano l'ho citato solo per depistare e compiacere quanti, attratti dalle apparenze, hanno malinteso il tuo testo.
Tu quando hai scritto "Tutto crollerà" a tutto pensavi tranne che alla sciocca profezia Maya!