05 gennaio 2024

UNGARETTI SUL FRONTE DELLA I GUERRA MONDIALE

 



Ha bisogno di qualche ristoro

il mio buio cuore disperso

Negli incastri fangosi dei sassi

come un'erba di questa contrada

vuole tremare piano alla luce

Ma io non sono

nella fionda del tempo

che la scaglia dei sassi tarlati

dell'improvvisa strada

di guerra

Da quando

ha guardato nel viso

immortale del mondo

questo pazzo ha voluto sapere

cadendo nel labirinto

del suo cuore crucciato

Si è appiattito

come una rotaia

il mio cuore in ascoltazione

ma si scopriva a seguire

come una scia

una scomparsa navigazione

Guardo l'orizzonte

che si vaiola di crateri

Il mio cuore vuole illuminarsi

come questa notte

almeno di zampilli di razzi

Reggo il mio cuore

che s'incaverna

e schianta e rintrona

come un proiettile

nella pianura

ma non mi lascia

neanche un segno di volo

Il mio povero cuore

sbigottito

di non sapere

 

(Giuseppe Ungaretti, Carsia Giulia 1916, in " L'allegria")


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