IL LIBRO
“Finalmente le api mangiarono il miele. Autobiografia di un siciliano
che non si rassegna”, a cura e con introduzione di Nicola Grato e Santo
Lombino. Adarte editori Palermo 2013, 145 pagine, con 13 foto in bianco e nero,
€ 12.
Il titolo si riferisce
alla conquista, ottenuta dopo aspre battaglie, dei lavoratori agricoli che avevano
i terreni a metaterìa presso grossi proprietari terrieri. Negli anni ’50, grazie ad un
decreto del ministro Gullo, il
prodotto del raccolto agricolo venne finalmente diviso dando il 60% al colono e
il 40% al proprietario del fondo.
L’AUTORE
Giovanni Lo Dico è nato il 15
dicembre 1928 a Misilmeri (Palermo), dove vive. Ha frequentato le scuole
elementari. Ha sposato nel 1957 Sara Rettino da cui ha avuto i figli Francesco
ed Anna. Dal 2005 ha pubblicato a sue spese cinque raccolte di poesie e
proverbi in dialetto siciliano, che ha donato ad amici e conoscenti. Ha scritto
a mano la sua memoria autobiografica su alcuni quaderni tra il 2010 e il 2012.
LA STORIA
Il libro racconta l’infanzia
rubata dell’autore-narrratore, costretto a sei anni a lavorare nei campi come
raccoglitore di olive con altri bambini che frequentano ad intermittenza le
scuole elementari. Ancora ragazzo perde prematuramente il padre: la madre si
impiega in lavori domestici a Palermo lasciando Giovanni e la sorella a vivere
con i nonni. Lo Dico diventa a tredici anni bracciante agricolo, sarà poi
mezzadro, mietitore stagionale a Corleone e Prizzi, coltivatore diretto. Dopo
la seconda guerra mondiale diventa attivista politico e sindacale, partecipando
alle lotte per la riforma agraria, la ripartizione del prodotto, l’imponibile
di manodopera, l’assistenza sanitaria per tutti, rendere vivibile il quartiere
abusivo dove è andato ad abitare dopo il matrimonio. Diventerà quindi
consigliere comunale del Pci per venti anni e sarà impegnato nel movimento sindacale
e cooperativo. Si accorge quindi della mutazione antropologica del suo partito
e si dichiara in disaccordo con le politiche consociative. In pensione, partecipa
a progetti educativi nelle scuole e promuove le iniziative di un gruppo di coetanei che otterrà dal comune
di Misilmeri adeguati locali per il tempo libero degli anziani.
I CURATORI
Nicola Grato è docente di
materie letterarie nella scuola media di Villafrati. Autore di testi teatrali,
ha curato alcuni libri e pubblicato la raccolta di poesie “Deserto giorno”
(2009). Fa parte della redazione di “Nuova Busambra”.
Santo Lombino ha
insegnato storia e filosofia nei licei statali e si occupa di emigrazione,
scritti autobiografici e storia locale. Ha curato convegni e mostre, scritto
testi teatrali, partecipato a trasmissioni radiofoniche, curato diversi volumi
di scritti personali tra cui “La spartenza” di Tommaso Bordonaro. E’ autore di
“Cercare un altro mondo” (2002) e “Una lunga passione civile” (2204).Fa parte
della redazione di “Nuova Busambra” e dirige la collana “Fili di memoria” in
cui il libro è pubblicato.
LIBRO DAVVERO STRAORDINARIO!
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