23 maggio 2022

GIACOMO TRINCI SULLA GUERRA IN TV

 



LA GUERRA IN TV VISTA DA GIACOMO TRINCI


(...)

talk talk...

salò salotto televisivo


davvero c'è del putinismo di riporto

nell'esecrazione impostasi verso il putin di comodo che zittisce qualsiasi

ragionamento, dubbio, verità complessa... ognuno pensa il già

pensato, il digerito, e poi si accomoda

al posto già deciso, giusto... nel frigo

del pensato, non c è più posto per

il divenire pensiero, per l'ascolto,

solo per il deposto, cotto, stabilito.

la senile goliardia dei sorrisetti

compiaciuti dei vari floris, freedman,

da' la misura dello squallore del nostro

morto rito. della ridotta 'liberal' che sosta in vecchie stazioni di comodo.

triste, ma triste la lotta che, finta,

si ingaggia tra morti e dissolti.

tra teschi ghignanti e fasti frananti.

guardateli e spegneteli, d'un colpo.

libertà da questa stampa, da questa

informazione...

cinquattottesimo posto, come libertà

d'informazione. e ora, ditemi,

"chi è l'aggredito e chi l'aggressore"

nel circo truccato della disinformazione? la storia puzza,

ma meglio il puzzo della storia

che l'asilo infantile

della cronaca spettacolo, del feticcio

di realtà.

giocare alla sorte

fa ghignare la morte








(...)

nervi e servi


friedman, trivial trevi, parenzo, floris.

a guardare con un misto di repellente

attrazione il circo opinionale gladiatorio sulla guerra in televisione, diventa chiara, evidente una cosa:

si tratta eminentemente di una

"guerra di servi", per ora...




(...)

liberali stalinisti

un'unica idea,
ma contusa.




(...)

libertà da questa stampa

cinquattottesimo posto.

in pratica, un postribolo!...


GIACOMO TRINCI



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