20 maggio 2022

LA BENZINA TORNA A CRESCERE

 


venerdì 20 maggio 2022

La benzina torna a correre


Non si arresta il rincaro dei prodotti petroliferi, malgrado le quotazioni del greggio ristagnino, con tendenza al calo, da qualche settimana. Non si arresta negli Stati e si rifletterà in Europa.
Senza le accise, le addizionali e i balzelli vari dell’Italia, la benzina costa negli Stati Uniti più che in Italia, dove è la più cara in Europa, In tutti gli Stati americani ha superato i quattro dollari a gallone (un gallone americano è 3,8 litri). Nella media nazionale il costo era di quattro dollari e mezzo mercoledì. In California, stato di Washington, Oregon, Nevada, Alaska e Hawaii era di oltre 5 dollari - in California di oltre 6 dollari. E naturalmente era superiore lungo le autostrade: il prezzo medio rilevato era di 5,61 dollari, in aumento di 2,36 dollari rispetto a un anno prima.
Il rincaro, avverte giustamente il ministro Cingolani, si è manifestato prima della guerra russa all’Ucraina. È partito negli Stati Uniti, e non si arresta, per capacità insufficiente di raffinazione (molti impianti sono chiusi per ragioni ecologiche o lavorano al minimo), di trasporto, e anche, in parte minima, per il blocco delle importazioni dalla Russia (l’8 per cento delle importazioni di greggio e derivati, che contano per il 37 per cento dei consumi totali). E per un’offerta totale tendenzialmente in contrazione, per effetto di investimenti insufficienti nella ricerca e produzione: una tendenza in atto da alcuni anni, in vista della transizione ecologica, e per i costi elevati di ricerca e produzione negli Stati Uniti, sempre per effetto della protezione ambientale.
I ridotti investimenti sono comuni anche alle altre aree di produzione petrolifera nel mondo.
La riduzione degli investimenti va anche in parallelo con la crescita della domanda dei grandi mercati asiatici, di Cina, India.


Nessun commento:

Posta un commento