LA GRANDE ABBUFFATA (M. FERRERI) - 1973
Quattro uomini (che mantengono i nomi degli attori), stanchi della vita noiosa che conducono, decidono di rinchiudersi in una villa di periferia e mangiare fino a crepare
Contraddittorio e paradossale, ironico e spietato il capolavoro di M. Ferrari è una cinica critica verso la consumistica borghesia votata alla cultura dell'eccesso e dello spreco: un'orgia di cibo e sesso sparata ai limiti massimi del grottesco e del surreale si trasformerà in un penoso deterioramento psicofisico per i 4 strepitosi protagonisti che personificano una società annoiata, senza più stimoli, pronta a "ricoprirsi di merda" pur di superare la pochezza della loro vita.
"Siete grotteschi. Grotteschi e disgustosi. Perché continuate a mangiare se non avete fame?"
Non è un caso che nella televisione italiana si parli tanto di cibo! L'atavica fame italiana continua a dare spettacolo di sè.
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