ma del riconoscimento che fu mandato al macello
per affari non suoi.
Gli avevano insegnato che il nemico
era al di là di un confine
e perciò non capiva che la guerra
era una lite fra capitalisti
(come dicevano i socialisti)
e che sarebbe stata un’inutile strage
(come disse il papa di allora).
In trincea, mentre infilava con la baionetta
i suoi fratelli operai che parlavano altra lingua,
capì la tragica verità!
Il nemico non è oltre la frontiera
ma è anche fra noi, parla come noi ma pensa diverso da noi.
Il nemico è chi manda a morire gli altri per i suoi sporchi interessi.
Il nemico è chi intasca il profitto del lavoro di un altro uomo.
Il nemico è chi vuole il monumento alle vittorie da lui volute
e ruba il pane per fare altri cannoni
e non fa scuole per fare aeroplani
e non fa ospedali perché deve pagare i generali
I generali per un’altra guerra
Quando è l’ora di marciare
molti non sanno
che il nemico marcia alla loro testa
BERTOLT BRECHT
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