Mentre scendevo quella scala indegna
tu entravi dalla porta e per un attimo
ho visto il viso tuo, a me ignoto, e tu mi hai visto.
Quindi mi sono nascosto,
sei passato veloce, nascondendo lo sguardo
e ti sei infilato nella casa indegna
dove non avresti trovato piacere, come non l’ho trovato io.
Eppure, l’amore che volevi, io l’avevo da darti;
l’amore che volevo – me l’hanno detto i tuoi occhi,
stanchi, ambigui – tu l’avevi da darmi.
I nostri corpi l’hanno sentito e si sono cercati;
il sangue e la pelle ci hanno capito.
Ma ci siamo nascosti, tutti e due turbati.
𝐂𝐨𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐊𝐚𝐯𝐚𝐟𝐢𝐬
(29 Aprile 1863 - 29 Aprile 1933)
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