La destra che si dichiara fascista
Ho partecipato a un dibattito televisivo per dire tre cose sul pessimo rapporto che la destra italiana ha con la Storia. Volevo dire solo queste tre cose e le avevo comunicate prima di andare in onda.
La prima. Se il fascismo è nato in Italia significa che da noi c’è un terreno fertile.
La seconda. Il fascismo che non è finito il 25 aprile ’45 è: le stragi dal 12 dicembre del ’69 al 2 agosto dell’80, i tentati colpi di Stato del ’64 e del ’70, la P2.
La terza. Alla fine della guerra i fascisti non furono processati. Né i fascisti e fascistelli graziati dalle amnistie, né soprattutto gli oltre mille criminali di guerra che hanno fatto stragi nelle colonie africane e nei territori occupati con particolare scandalo per la Jugoslavia. Celebriamo quattromila morti nelle foibe per dimenticare centinaia di migliaia di morti ammazzati dall’esercito dell’Italia fascista?
Ho partecipato a DiMartedì (programma settimanale di La7) per dire precisamente quello che ho dichiarato prima di entrare in studio. Appena ho ricordato il numero di 1milione 706mila jugoslavi ammazzati dai nazifascisti Massimo Magliaro mi ha interrotto. Visto che due minuti prima Bocchino si era lamentato dicendomi che se lo interrompevo… ero fascista, ho chiesto a Bocchino di definire fascista anche Magliaro. Dal video si vede che stavo scherzando, ma Magliaro mi ha preso sul serio. “La risposta è arrivata subito ed è stata forte”, scrive il Tempo, e lui si è dichiarato fascista.
Anche i giornali di destra hanno detto tutti la stessa cosa. Non hanno smentito. Si sono lamentati, hanno ironizzato, l’hanno buttata in caciara, ma tutti hanno preso atto che un esponente della destra italiana ha la faccia tosta di andare in tv e dichiararsi fascista “senza alcun tentennamento” come scrive il Giornale.
Su LIBERO la raccontano così: «L’attore Celestini prende di mira Magliaro e afferma durante un diverbio: “Allora lei è fascista…”. La risposta è fulminante: “Lo sono, chiama i carabinieri?”»
Sul TEMPO: «L’attore Celestini ha messo nel mirino Massimo Magliaro: “Allora lei è fascista”, ha chiesto in diretta tv al suo interlocutore. La risposta è arrivata subito ed è stata forte: “Lo sono, chiama i carabinieri”»
Il migliore è IL GIORNALE che scrive nel titolo: «A DiMartedì scatta l’interrogatorio sull’antifascismo”». E argomenta con: «Sono passati pochissimi attimi e Magliaro, senza alcun tentennamento, ha rivendicato le proprie posizioni e ha lanciato una domanda provocatoria verso lo scrittore: “Io sì, lo sono. E allora?”».
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