Il 25 Aprile non è gradito
Il 25 Aprile non è gradito a quelli che parlano dell’occupazione tedesca, degli ebrei rastrellati e deportati in Germania, ma non riescono a condannare il fascismo senza tentennamenti.
Non è gradito a quelli che dicono «Mussolini ha fatto delle cose positive» poi fanno la lista: «strade, ponti, edifici, impianti sportivi…».
Non è gradito ai nostalgici di Mussolini, ma anche a quelli che hanno avuto benefici dal neofascismo degli stragisti, dei golpisti, della P2. A quelli che hanno cercato di fermare con le bombe lo statuto dei lavoratori, le leggi sull’aborto e sul divorzio, sul servizio sanitario nazionale e per il superamento dei manicomi.
Non è gradito ai collezionisti di busti e vario ciarpame fascista.
Non è gradito a quelli che ricordano i quattromila morti nelle foibe, ma dimenticano la carneficina che l’esercito italiano ha compiuto in Jugoslavia, le centinaia di migliaia di morti e deportati.
Non è gradito…
E anche per questo motivo è un giorno necessario!
Pubblicato anche su il manifesto
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