08 aprile 2024

POLITICA E ANTIPOLITICA

 





Quanto vale un voto? In Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, ecc. , sembra che il suo valore si aggiri intorno ai 50 euro. 
È il Meridione, si dice, si pensa. Il Sud. Gente fuori dallo Stato, ancora “napoletani”... 
Ma due italiani su cinque non sono andati a votare ultimamente, in tutta Italia.
 
Tanti pensano che l’astensione sia un fenomeno meridionale, da emigrati che mantengono la residenza nei loro paesi d'origine. Ma, per la verità, anche il Nord latita: rispetto al 2018 ha fatto mancare un 10-12 per cento del voto.
Uno dei films che ha segnato il 2023, “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, che si sofferma sul diritto al voto concesso alle donne nel 1946, si chiude con questa frase: “Stringiamo le schede come biglietti d’amore”. 
C’è voluto poco perché tanto amore scemasse. E senza traumi: è la politica stessa che disamora? 

Sono tante le spiegazioni che si danno. Io non ho più le certezze d'un tempo. Eppure penso che una ragione deve pur esserci se dal 1975 ad oggi la percentuale dei votanti in Italia è passata dall' 80% circa al 50%. 
Dal 1975 al 1989 in Italia c' era il più grande partito comunista occidentale e il 30% degli italiani votava per questo Partito.
 Smantellato il PCI, i vari Occhetto, D'Alema, Veltroni, Fassino ecc. ecc. hanno cancellato la "diversità" comunista e hanno cominciato ad operare come i vecchi democristiani o come i socialdemocratici. Così è venuta meno, da un giorno all'altro, ogni differenza tra Destra e Sinistra. Quando poi hanno cominciato ad alternarsi Governi di centrosinistra e di centrodestra, la gente ha notato che non cambiava nulla e si faceva fatica a comprendere la differenza tra Destra e Sinistra.

     Potrò sbagliarmi ma   a me sembra la ragione principale che ha condotto metà del popolo italiano a non sentirsi più rappresentato da nessuno e, di conseguenza, a non andare più a votare. (fv)




Nessun commento:

Posta un commento