“ Gli italiani devono sapere che
Portella della Ginestra è la chiave per comprendere la vera storia della nostra
Repubblica. Le regole della politica italiana di questo mezzo secolo sono state
scritte con il sangue delle vittime di quella strage. ”
Danilo Dolci
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“c’è in Italia un iperpotere cui giova, a mantenere una determinata
gestione del potere, l’ipertensione civile, alimentata da fatti delittuosi la
cui caratteristica, che si prenda o no l’esecutore diretto, è quella della
indefinibilità tra estrema destra ed estrema sinistra, tra una matrice di
violenza e l’altra (…). La prefigurazione (e premonizione ) di un tale
iperpotere l’abbiamo avuta nella restaurazione democratica, in Sicilia, negli
anni cinquanta. Chi non ricorda la strage di Portella, la morte del bandito
Giuliano, l’avvelenamento in carcere di Gaspare Pisciotta? Cose tutte, fino ad
oggi, avvolte nella menzogna. Ed è da allora che l’Italia è un paese
senza verità. Ne è venuta fuori, anzi, una regola: nessuna verità si saprà mai riguardo
a fatti delittuosi che abbiano, anche minimamente, attinenza con la gestione
del potere.”
Leonardo Sciascia, Nero su nero
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