ANCHE DANILO DOLCI LEGGEVA GRAMSCI
Pochi sanno che un anno prima di morire Danilo Dolci, in uno dei suoi ultimi libri - La struttura maieutica e l'evolversi , La Nuova Italia Editrice, Firenze 1996 - ha dedicato dieci sue preziose pagine a Gramsci. Ma, attenzione, considero importanti queste pagine non tanto per conoscere Gramsci ma per capire meglio Danilo.
Se si escludono le pagine finali del testo di Danilo, dedicate con sapienza alle più belle lettere dal carcere del sardo, il sociologo triestino non aggiunge nè toglie nulla alla conoscenza della grandezza dell'opera gramsciana, quasi sempre ripresa da fonti secondarie. La stessa critica feroce a Togliatti ha motivazioni più politiche che scientifiche e risente del clima di caccia alla strega comunista dominante in Italia dopo il crollo del muro di Berlino. Una ulteriore prova del fatto che questa critica proviene da fonti poco attendibili è dimostrato dalla deformazione del nome di due testimoni del calvario di Gramsci in carcere, Athos Lisa e Mario Montagnana, che nel testo di Danilo diventano Athos Lay e M. Montagna. (fv)
Nessun commento:
Posta un commento