22 aprile 2013

MESSAGGI IN BOTTIGLIA DALLA SPAGNA





Da qualche mese il mio carissimo amico Nicolò Messina – apprezzato filologo classico che vive e lavora in Spagna – ha iniziato a collaborare con questo blog.
Questa mattina pubblico la sua traduzione di un breve corsivo pubblicato sul giornale spagnolo  El País qualche giorno fa. Nel pezzo si parla con ironia di disegni di legge spagnoli. Ma non ci vuole molto a capire che le questioni sollevate riguardano anche il nostro Paese


Manuel Rivas - La stupidaggine


Hanno cominciato a farci pagare la libertà. Hanno cominciato a multare il dissenso. Il governo studia un’IVA straordinaria per pronunciare l’espressione «Sí, si può». Le parole indocili vengono già punite a 1500 euro al chilo, come se si fosse parcheggiata male la bocca, a giudicare dalle sanzioni inflitte a quanti hanno manifestato vicino al domicilio della vicepresidente del governo. Non solo è ingiusto, ma è pure una stupidaggine. «Pare che vogliano far pagare ai cittadini l’alto onore di averli eletti», dice profeticamente [José Luis] Cuerda in uno dei suoi aforismi (dal libro Si amaestras una cabra, llevas mucho adelantado [Se ammaestri una capra, sei già molto avanti, Barcellona: Editorial Martínez Roca, 2013]). E un altro che cade a fagiolo: «Pensiamo al di sopra delle nostre possibilità». Di questo passo, verrà l’ora che ti multeranno proprio per questo: per pensare al di sopra delle tue possibilità.
Quanti manifestano pacificamente di fronte alla violenza degli sfratti esecutivi, non solo esercitano un diritto, ma onorano anche il primo degli obblighi morali: ribellarsi contro l’ingiustizia. Praticano quel che Orwell chiamava «la decenza quotidiana». È l’ossigeno necessario per frenare il clima di stupidaggine istituzionalizzata. La penultima (stupidaggine) di cui ho notizia mentre scrivo, è il divieto a far entrare in Spagna i componenti del gruppo Mon Art Malgré Moi di Tunisi, invitati a partecipare alla mostra di Teatro Internazionale di Ourense [Galizia]. Avevano presentato tutti i documenti all’Ambasciata di Spagna, ma è stato loro denegato il permesso adducendo che «potevano forse rimanere in Spagna in modo irregolare». Che vergogna! Siamo di nuovo un paese di emigranti, con migliaia di giovani espulsi dal bisogno, ma con élites burrocráticas [gioco di parole intraducibile, burro ‘somaro’] dalla mentalità imperiale ricoperta di ruggine. E per di più, piena di complessi. Si spiegano così i fanatici necrologi dedicati alla Lady di Ferro, fuor di misura rispetto a quelli dello stesso Regno Unito. Facendo capolino da un angolo modesto della memoria, Orwell e [José Luis] Sampedro [economista e scrittore di sinistra scomparso lo scorso 8 aprile] sorrideranno con ironia: la decenza quotidiana!

El País, sabato 13 aprile 2013

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