22 aprile 2013

TRENO DI NOTTE PER LISBONA





“Visita interiora terrae rectificandoque invenies occultum lapidem”- Visita le viscere della terra e troverai la pietra nascosta - Era questo uno dei motti degli antichi alchimisti. E c’è qualcosa di alchemico nel film visto l’altra sera che ci ha coinvolti profondamente  anche se non ci ha convinti del tutto. Le immagini di Lisbona sono comunque ancor più belle di quelle viste nel film di Wenders. Di seguito proponiamo questa breve scheda del film:

Treno di notte per Lisbona

La monotona e ordinaria vita di Raimund Gregorius, 57enne professore di Latino in una scuola di Berna, viene completamente sconvolta dall'incontro con una donna misteriosa, salvata da un tentativo di suicidio. Quando la giovane scappa, Raimund non riesce a fermarla, ma nella tasca del soprabito dimenticato trova un libro e un biglietto del treno per Lisbona. Per seguirla, l'uomo prenderà quel treno e, giunto in Portogallo, deciderà di indagare sull'autore del libro, Amadeu de Prado, medico, filosofo e rivoluzionario vissuto durante il periodo del regime fascista di Salazar. Raimund scoprirà un'avvincente storia fatta di amicizie e affetti, oppressione e rivoluzione, lealtà e tradimento, amore e gelosia...

Un cast dal respiro internazionale per una co-produzione svizzero-tedesco-portoghese che traduce in immagini il popolare best-seller di Pascal Mercier. Il tutto affidato nelle mani di Bille August che, in fatto di adattamenti letterari e affreschi storici, può vantare una certa esperienza. Il regista danese costruisce una pellicola che fluttua avanti e indietro nel tempo raccontando in parallelo l'indagine di Raimund nella Lisbona di oggi e la giovinezza di Amadeu sotto il regime fascista di Salazar.

La storia personale di Amadeu de Prado è ammantata da un velo di mistero sul quale il professore sente la necessità di far luce, e, allo stesso tempo, funge da catalizzatore per riflessioni sul senso del dovere nei confronti della famiglia, sul valore dell'amicizia, sulla lealtà, sul'impegno politico e naturalmente sull'amore. Il contatto con una figura complessa e profondamente morale come quella di Amadeu, inoltre, sblocca l'esistenza del professor Gregorius, congelata nelle abitudini quotidane prive di passione.

Bille August sceglie la via del melodramma avventuroso, puntando sulle suggestioni dei luoghi e sul carisma degli interpreti: Jeremy Irons, nel ruolo del protagonista, dà vita a un professore solitario, curioso e fragile, mentre Jack Huston incarna il giovane Amadeu in maniera impeccabile. Cameo di culto per l'anziano Christopher Lee la cui presenza è sempre una gioia per gli occhi. Un film che non intorpidisce, ma che risveglia immagini e riflessioni profonde.

Recensione del Nuovo Filmstudio di Savona pubblicata da http://cedocsv.blogspot.it




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