Una breve anticipazione del
testo di Melania Mazzucco sulla "Madonna dei pellegrini" di Caravaggio
(Roma, chiesa di Sant'Agostino)
"La
Madonna, bruna, scalza, le gambe incrociate in un gesto di suprema
naturalezza (il pupone che regge tra le braccia pesa, e lei deve tenersi
in equilibrio), la testa reclina, la gola e il volto sbiancati dalla
luce lunare che da sinistra taglia la tenebra e la rivela, non somiglia a
nessuna delle Madonne dipinte fino ad allora nelle chiese di Roma. E
nemmeno nei quadri di devozione privata nascosti nei palazzi. Benché
nella posa classica di una statua, sull'alto gradino come su un
palcoscenico, l'aureola diafana della luce arcana alle sue spalle, è una
donna - non idealizzata, vera in ogni suo tratto. Il suo corpo proietta
un'ombra nera sul portale - che la rende quasi tangibile. Ha un volto
comune, italianissimo. Potreste ancora vederla a passeggio fra le strade
di Roma. Anche Gesù benedicente non ha nulla di divino. Nudo e paffuto,
è un bambino qualunque..."
Il racconto integrale di Melania Mazzucco domenica 8 settembre su "Repubblica" e da lunedì 9 su questo sito
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