Malgrado la crisi finanziaria, la Regione Siciliana continua imperterrita a sprecare il denaro pubblico. Questa mattina sul GIORNALE DI SICILIA ho letto, incredulo, questo titolo:
BANDO, PER CAPIRE QUANTI SONO I POVERI
Naturalmente, visto che siamo nella terra secolarmente abituata agli sprechi, l'articolo del giornale non contiene neppure l'ombra della critica, dell' indignazione o dell'ironia. Si intervistano, con tanto di ossequioso ascolto, funzionari dell' Assessorato Regionale alla Famiglia - senza chiarire di quale FAMIGLIA si tratti! - che spiegano l'obiettivo del Bando: fare l'ennesimo censimento per conoscere le reali dimensioni del fenomeno in Sicilia. Si viene così a sapere che si tratta di spendere 216 milioni di euro, messi a disposizione dall'Europa per la Sicilia nel periodo 2014-2020. Il solo "studio", previsto dal Bando, costerà 80 mila euro!
Credo di aver capito le ragioni per cui nessuno si domanda cosa ci stiano a fare i Servizi Sociali nei Comuni siciliani. Qualche Onorevole avrà già individuata la finta cooperativa che farà l'inutile censimento?
Sarebbe opportuno che qualcuno aggiornasse l'analisi compiuta dai collaboratori di Danilo Dolci, alla fine degli anni 50, sullo SPRECO in Sicilia.
fv
Negli anni 50 Danilo Dolci scrisse BANDITI A PARTINICO. Chi scriverà domani BANDI E BANDITI IN SICILIA?
RispondiEliminaE' certo, comunque, che non si troverebbe un altro Norberto Bobbio che lo introducesse e, sicuramente, non farebbe il rumore che fece il libro di Danilo nel 1954.
è pazzesco! Per Danilo Dolci quei "Banditi" erano "figli di Dio acerbi e malati" che non avevano alcuna colpa per la loro condizione di miseria e che occorreva guarire. Dolci viveva con loro e per questo conosceva autenticamente e profondomente i loro bisogni e problemi. Le sue erano azioni concrete dalla scuola alle lotte per la Diga . Lui a differenza di oggi, era un intellettuale che non si limitava ad osservare , a parlare, ma metteva in moto processi veri per una crescita collettiva con la lotta non violenta...Il comunista che osava diffamare la Sicilia con le sue inchieste...come lo chiamò il cardinale... ed ora cosa è rimasto? Lo spreco di risorse, soldi ai soliti noti per studi inutili e progetti privi di valore...per cambiare occorre la presa di coscienza, la consapevolezza il vivere in una comunità per poterla conoscere a fondo...in caso contrario sono solo vuote parole e libroni pieni di numeri che finiranno nel cassetto di qualche assessore per non essere mai più aperti, dopo la conferenza stampa naturalmente!
RispondiEliminaMariangela Pace
Sono persuaso, in maniera ovvia, che la maggiore preoccupazione dei 90 deputati nostri e' quella di essere rieletti e fanno di tutto per riuscirci e x tutto intendo proprio tutto. Una buona idea sarebbe di vietare in modo assoluto la seconda rielezione un mandato e stop. Facciamo una proposta di legge popolare. Che ne dici?
RispondiEliminaCicciu Virga nun cancia mai, ne' manncia ne fa manciari!
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