Arte ed esoterismo, a Rovigo una grande mostra sulla
magia tra simbolismo e avanguardie storiche
È in programma a Rovigo, a Palazzo
Roverella, dal 29 settembre 2018 al 27 gennaio 2019, la mostra Arte e
magia. Esoterismi nella pittura europea dal Simbolismo alle Avanguardie
Storiche, che approfondisce il tema della magia e dell’esoterismo
nell’arte a cavallo tra Ottocento e Novecento, in particolare tra il 1880 e il
primo dopoguerra. In mostra ci sono dunque opere di pittori simbolisti,
espressionisti, divisionisti, futuristi, fino ad arrivare al suprematismo di
Malevič e al neoplasticismo di Mondrian. Qualche nome degli artisti le cui
opere compongono il percorso espositivo: Odilon Redon, Paul Ranson, Eugène
Grasset, Jean Delville, Felicien Rops, Austin Osman Spare, Paul Sérusier,
Alberto Martini, Carlos Schwabe, Vasilij Kandinskij, Auguste Rodin, Edvard
Munch, Frantisek Kupka, Giorgio Kienerk, Leonardo Bistolfi, Ferdinand Hodler,
Albert Trachsel, Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, Hugo Höppener (Fidus),
Peter Behrens, Bruno Taut, Ernesto Basile, Paul Klee, Johannes Itten, Luigi
Russolo, Willelm Morgner, Kazimir Malevič, Gaetano Previati, George Frederic
Watts, Giacomo Balla, Piet Mondrian, František Kupka, Romolo Romani.
La mostra, curata da Francesco
Parisi, parte dal simbolismo, che accordò grande attenzione alle dottrine
esoteriche, alle loro figurazioni e ai loro miti: dapprima diffusa in Francia e
in Belgio, grazie soprattutto al bizzarro ed eccentrico critico Josephin
Péladan e al suo Salon de la Rose+Croix (cui è stata di recente
dedicata un’esposizione alla Peggy Guggenheim
di Venezia), la cultura esoterica raggiunse ben presto
l’Europa affascinando molti dei più grandi artisti del tempo, da Arnold Böcklin
a Gaetano Previati. Ad avere grande influenza sull’arte (e in principal modo
sulle ricerche sull’ottica e sui colori) furono anche le teorie ermetiche, a
cominciare dalla teosofia di Helena Petrovna Blavatsky, che ebbe
ripercussioni sulle teorie di Johannes Itten, uno degli esponenti di
spicco della prima Bauhaus, e sulle opere di Piet Mondrian, Paul Klee, Vasilij
Kandinskij e altri. In Italia, la cultura esoterica avrebbe influenzato le
ricerche sul colore di pittori come Giacomo Balla e Arnaldo Ginna, oltre che
Julius Evola (che oltre che scrittore e poeta fu anche pittore ed esoterista
egli stesso), e in letteratura avrebbe affascinato scrittori come Gabriele
d’Annunzio, Dino Campana e Luigi Pirandello.
Proprio la letteratura fu un
importante veicolo di diffusione delle teorie esoteriche: libri come I
grandi iniziati di Édouard Schuré o Là-bas di Joris-Karl Huysmans esercitarono
un grande fascino su pittori e scultori ma anche su scrittori e giornalisti:
nacquero quindi comunità ispirate alle religioni orientali, fondate su un
sistema utopico, magico e irrazionale, nelle quali si praticavano i culti
solari, il nudismo e il vegetarianesimo. Molti artisti e letterati presero
parte a esperienze simili, e se in un primo momento (fino alla seconda metà del
XIX secolo) l’interesse per l’esoterismo rimase in qualche modo sopito
emergendo sporadicamente, a partire da metà Ottocento cominciò a diffondersi in
maniera sempre più consistente fino quasi a diventare una moda.
Affinché il pubblico di Palazzo
Roverella affronti il percorso espositivo (suddiviso in otto sezioni, ognuna
introdotta da un’opera storica, dal Rinascimento all’Illuminismo) con lo
“spirito” del tempo, gli organizzatori hanno immaginto, leggiamo nella
presentazione, “un vero e proprio percorso iniziatico che procederà dall’invito
al silenzio (sezione I, Entrata, Enigma, Invito al silenzio), attraversando
templi ed are (sezione II, L’architettura esoterica: i templi e gli altari)
verso l’illuminazione iniziatica terminando quindi con la rappresentazione di
aure e raggi (sezione III, Psyche, Cosmo, Aura e forme ancestrali)”. Alcune
delle tematiche: il diavolo in tutte le sue manifestazioni (dai demoni
dell’antichità fino al moderno Faust), la strega, icona del
Liberty decadente che conduce gli artisti negli abissi della voluttà, e ancora
gli animali notturni (civette, lupi, corvi, pipistrelli) e i ritratti
degli artisti e dei pensatori che più contribuirono alla diffusione
dell’esoterismo.
La mostra è promossa dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con l’Accademia dei Concordi
ed il Comune di Rovigo. Il catalogo, edito da Silvana Editoriale,
include testi critici di Jean-David Jumeau Lafond (Salone Rosa+Croce), Hana
Larvovà (Praga e la Boemia magica), Robert Ansell (Gli artisti e la Golden
Down), Emanuele Bardazzi (L’illustrazione e l’esoterismo tra 800 e 900), Fabio
Mangone (L’architettura esoterica), Paolo Bolpagni (Musica e esoterismo), Mario
Finazzi (Giacomo Balla e la teosofia), Mara Folini (Monte Verità e gli artisti
mitteleuropei), Matteo Fochessati (Teosofi e antroposofi in Liguria). Tutte le
info su http://www.palazzoroverella.com.
Nella foto: Luis Ricardo Faléro, La
Sorcière, 1882, collezione privata
Testo ripreso da: https://www.finestresullarte.info/flash-news/1764n_mostra-arte-e-magia-esoterismo-rovigo-palazzo-roverella.php
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