18 giugno 2018

PIER PAOLO PASOLINI, Un marxista cristiano



La madre di Gesù, interpretata dalla madre di Pasolini, in una delle scene finali del film 

Enrique Irazoqui (interprete protagonista di Gesù nel film di Pasolini) in una pausa di lavorazione del film. Sullo sfondo i famosi Sassi di Matera dove venne girato gran parte del film.



     Pasolini, dopo l'iniziale diffidenza (sia da parte comunista che cattolica) con cui venne seguita la lavorazione del suo Vangelo secondo Matteo (1963-1964),  di fronte all' inatteso e straordinario successo  di pubblico e di critica registrato dal film, venne invitato più volte a spiegare meglio le ragioni che l'avevano condotto a concepire il capolavoro. Nel corso di una di queste numerose interviste e/o pubblici dibattiti, nel 1965, Pasolini dirà:

Comunque tutto questo proceda, due cose permangono certe: 1) Una filosofia atea non preclude il rispetto per la religione; 2) Una filosofia atea non è la sola filosofia possibile del marxismo - tanto è vero che la base marxista e operaia e' sempre stata nella sua maggioranza credente, ed anche ad alto livello si sono avuti molti marxisti cattolici. [...] L'ateismo di un militante comunista e' fior di religione in confronto al cinismo di un capitalista: nel primo si possono sempre trovare quei momenti di idealismo, di disperazione, di violenza psicologica, di volontà conoscitiva, di fede - che sono elementi, sia pure disgregati, di religione - nel secondo non si trova che Mammona.

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