26 settembre 2018

G.G.BATTAGLIA, Il bosco brucia ed è peggio che bruci il cuore di una città.





      Un tempo in Italia la cosiddetta “poesia civile” era un genere frequentato da tutti i maggiori poeti. Oggi si preferisce parlare d’altro mentre il “Bel Paese”, letteralmente, brucia.
      Uno dei più grandi poeti del 900, il compianto Pino Battaglia, scomparso nel 1995 a soli 44  anni, ancora oggi è poco conosciuto. Eppure ha scritto versi memorabili, sia nell’antica parlata del suo paese natale (Aliminusa), che in lingua italiana. Oggi vi propongo una delle sue ultime poesie che, profeticamente, ha intravisto, nel bosco che brucia, bruciare il cuore stesso  di una città. (fv)

 Incendio

 Il bosco brucia ed è peggio che bruci
 il cuore di una città. L’odore degli animali
 morti in quest’immenso bailamme
 si espande tutt’intorno.

 La strada, in salita, ci porta
 al di là del fuoco, in una radura sicura.
 La formica che una mollica porta
 s’assume l’onere della conservazione.

 Giuseppe Giovanni Battaglia, in Poesie, Lithos editrice, Roma 2015, pag. 447.


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