LA DEVASTANTE "LIBERAZIONE" U.S.A. DELL'IRAQ
I danni inflitti all’Iraq
nelle ultime due decadi sono “quasi incommensurabili”.
Almeno 210 mila morti, per la gran parte civili. La distruzione di Mossul.
Masse di iracheni in cerca di una nuova vita fuori dal paese, in migrazioni
avventurose. Milioni di sopravvissuti traumatizzati.
Il “caos
sanguinoso” dell’occupazione americana, dopo decadi di deprivazioni, per le
sanzioni internazionali e per le ruberie del regime di Saddam Hussein, ha
lasciato il paese frantumato in dozzine di fazioni e sette, in uno stato
prossimo alla “conflagrazione di Gaza”.
È la recensione di due libri sui vent’anni dall’occupazione americana
dell’Iraq apparsa in una nota rivista USA:
“A Stranger in Your Own City:
Travels in the Middle Est Log War", di Ghaith Abdul-Abad, e “Wounded Tigris: A River
Journey through the Cradle of Civilization", di Leon McCarron.
La rivista ripubblica, con la recensione, una selezione di “saggi
sulla devastazione in Iraq”.
Joshua
Hammer, Iraq's Twenty Years of Carnage, “The New
York Review of Books”
Nessun commento:
Posta un commento