05 marzo 2013

GRILLINI SENZA CULTURA E SENZA MEMORIA





Ieri il Movimento 5 Stelle ha eletto i suoi capigruppo: per alzata di mano, ha vinto Roberta Lombardi con 39 voti su 107 come capogruppo alla Camera.
Dal suo blog abbiamo preso un  post  in cui si trova un piccolo  saggio della neo lingua grillina. La cosa che più colpisce nel testo, al di là del  suo apparente carattere critico, è la profonda nostalgia dell’ideologia  fascista che, a parole, santificava la triade DIO-PATRIA-FAMIGLIA.




Roberta Nombardi - L’Italia sotto formaldeide

Ultimamente sento e leggo molti ardimentosi paladini dello status quo difendere a spada tratta sindacati, associazione di categoria, partiti e vecchie ideologie e mi chiedo perché.
Perché così tante persone, scontente dello situazione attuale, comprensibilmente preoccupate per il futuro loro e dei loro figli, giustamente indignate di fronte alla pochezza morale ed intellettuale di una classe dirigente inadeguata sotto TUTTI I PUNTI DI VISTA difendono ancora strenuamente i simboli di un modo di pensare e creare la società VECCHI e che hanno ESAURITO la loro missione storica?
Se parliamo delle ideologie, penso all’episodio recente di “Grillo che apre a Casapound”. Prima questione: qualcuno mi dice, finchè esistono loro il fascismo non sarà morto, quindi non mi dire che questa ideologia non rappresenta una minaccia presente. Da quello che conosco di Casapound, del fascismo hanno conservato solo la parte folcloristica (se vogliamo dire così), razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo sensodello stato e la tutela della famiglia. Quindi come si vede Casapound non è il fascismo ma una parte del fascismo. E quindi solo in parte riconducibile ad esso. Seconda questione, e questo per me è il punto fondamentale, sono 30 anni che fascismo e comunismo in Italia non esistono più. Invocarne lo spettro a targhe alterne è l’ennesimo tentativo di distrazione di massa: ti agito davanti il noto spauracchio perché voglio far leva sulle tue paure per portarti dalla mia parte. Non sono i fascisti o i comunisti che ci hanno impoverito, tolto i diritti, precarizzato l’esistenza, reso un incubo il pensiero del futuro.
Se parliamo dei sindacati chiedendone l’abolizione, ti tacciano di voler tornare indietro alla rivoluzione industriale. Anche qui, i sindacati hanno esaurito una missione nel momento in cui si sono trasformati in grumi di potere che mercanteggiano soldi, cariche, proprietà con quelli che dovrebbero essere i loro interlocutori dall’altra parte della barricata ma che sono diventati i loro complici di inciuci alle spalle dei lavoratori. Non si tratta di negare la fondamentale funzione che storicamente hanno avuto, ma oggi non è più così e quindi meglio pensare a qualcosa di nuovo che tuteli i diritti dei lavoratori.
Discorso simile per le associazione di categoria: potevano avere un senso nel medioevo ma delle corporazioni hanno perso lo spirito mutualistico per trasformarsi in caste e castine o lobby che cercano sponde politiche ad ogni tornata elettorale. Organizzano tavole rotonde con i vari candidati e cercano di tirarli dalla loro parte lusingandone la voglia di consenso. Presidenti o segretari ti chiamano chiedendoti una candidatura che porterebbe al tuo movimento tanti tanti voti di cui non sai che fartene, se quello che cerchi sono cittadini attivi e non automi della croce sulla scheda elettorale.
Purtroppo la storia , soprattutto la nostra, ci ha dimostrato che ogni filtro o intermediario posto tra cittadino e cittadino nel tempo si è trasformato in una barriera allo sviluppo di rapporti sociali, economici, lavorativi.
Una società fluida ed interconnessa permette uno scambio paritario e la creazione dinamica di reti che si compongono intorno ad idee. Questo è il salto nel vuoto di cambiare il proprio modo di pensare in modo radicale e nuovo.
Passiamo dalla società delle divisioni alla società delle connessioni.
Il cambiamento è una sfida complessa, ma se non siamo pronti ora che non abbiamo più nulla da perdere a mettere in gioco tutto noi stessi inventandoci un nuovo modo di intendere la società intorno a noi, se non rompiamo il barattolo pieno di formalina in cui la nostra società si conserva da troppi decenni, dobbiamo essere consapevoli che domani non avremo un’altra possibilità.

Roberta Lombardi, capogruppo dei grillini alla Camera dei Deputati.

POST SCRIPTUM

Alle “persone comuni” – dicono i grillini – “non gliene frega niente della Storia!”. Ma i capi sembrano invece subirne il fascino e ne fanno un uso a dir poco disinvolto. Così dopo i discorsi di Grillo in cui si riconoscevano inquietanti coincidenze con stilemi e linguaggio di Mussolini, Hitler e Robespierre, si iniziano ora a scoprire i riferimenti storico-culturali degli eletti del movimento stellato. In assoluta sintonia con quelle del capo, ovviamente. In un post pubblicato nel suo blog la neo deputata grillina Roberta Lombardi si lascia andare a personalissime interpretazioni del fascismo che tradiscono una ignoranza degna del miglior Berlusconi in versione “Giornata della Memoria”. Riporto di seguito il commento che al riguardo ha lasciato sul blog di Roberta Lombardi lo storico cagliaritano Gianluca Scroccu, autore del volume “La passione di un socialista. Sandro Pertini e il PSI dalla liberazione agli anni del centro-sinistra”:
“ l’ideologia del fascismo […] prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia”
Sono sbalordito nel leggere queste parole da un prossimo deputato della Repubblica Italiana. La politica deve insegnare questo ai giovani italiani? Un concetto che denota ignoranza clamorosa: il fascismo delle origini era antiborghese e non aveva nessuna reverenza verso la famiglia tradizionale che giudicava imbelle e da superare. Faccia poi capire ai cittadini italiani che pagheranno il suo stipendio, tra cui io con le mie tasse, quando secondo lei si è verificata questa degenerazione del totalitarismo mussoliniano, che era già regime al momento della Marcia su Roma, come dimostra l’ultimo libro di un maestro della storiografia internazionale come Emilio Gentile. Mi faccia poi comprendere cosa intende per questi rapporti tra fascismo e socialismo: si ricordi che un signore che si chiamava Sandro Pertini, da questo fascismo delle origini non degenerato che lei ammira tanto, fu spesso pestato a sangue dalle squadracce a Savona e non solo proprio per le sue idee socialiste. E se lo ricordi anche Beppe Grillo, che spesso cita Pertini nel suo blog. Il grande Presidente Partigiano si starà rivoltando nella tomba!
Gianluca Scroccu

5 commenti:

  1. PER CARITA' DI PATRIA! CHE IL PD SI ASTENGA DALLO SCRITERIATO PROPOSITO DI AFFIDARE LA PRESIDENZA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI AD UN GRILLINO. GIA' CI INQUIETA E CI INDIGNA CHE QUEI NUOVI ASPIRANTI "LEGISLATORI" ABBIANO SCELTO UNA CAPOGRUPPO CON IDEE MOLTO CONFUSE SUL FASCISMO. CON LA TERZA CARICA DELLO STATO NON SI SCHERZA! IL PD ( SE RIESCE ANCORA AD AVER UNA MEMORIA DI SINISTRA) RICORDI CHE LA NOSTRA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SULL'ANTIFASCISMO.

    giuseppe carlo marino

    RispondiElimina
  2. Cercasi docente di storia contemporanea, anche privo di esperienza didattica, per lezioni private a capogruppo grillino alla Camera, Roberta Lombardi, su ventennio fascista. Si chiede approfondimento sui seguenti temi: marcia su Roma, squadrismo, leggi fascistissime 1925-26, assalti alle redazioni dei giornali e fascistizzazione della stampa, abolizione della Federazione nazionale della stampa. Richiesto anche rapido ripasso su delitto Matteotti, uccisione di Piero Gobetti, agguato a Giovanni Amendola, uccisione di Rosselli. Fuori programma leggi razziali, tribunale speciale, confino di polizia.

    FRANCO NICASTRO

    RispondiElimina
  3. "A proposito delle affermazioni di una esponente del gruppo dei "grillini " in Parlamento, Roberta Lombardi, rilevo ancora una volta che i pregiudizi, come quello del " fascismo buono ", sono duri a morire, anche quando confliggono con la realtà storica . Sarei curioso di sapere in che modo e quando il fascismo avrebbe dimostrato un "altissimo senso dello Stato" ; parimenti, sarei curioso di sapere quando sarebbe - sempre secondo l'On. Lombardi - cominciata le "degenerazione", se prima o dopo gli incendi delle Case del popolo, le aggressioni, le botte e le purghe a chi veniva considerato antifascista, la marcia su Roma, la progettata occupazione del Parlamento, gli omicidi compiuti già prima che il fascismo salisse al potere; e, magari, se prima o dopo le leggi razziali. Se quella del " fascismo buono" può essere ancora considerata una tesi proponibile , c'è da chiedersi cosa si insegni nelle scuole e su quali fondamenta riposi la cultura di certi esponenti politici"

    Carlo Smuraglia - Presidente Nazionale ANPI

    RispondiElimina
  4. Non c'è niente di più terribile di un'ignoranza attiva, DICEVA GOETHE. E oggi siamo in mano ad ignoranti attivissimi!


    RispondiElimina
  5. Bell'esordio della capo gruppo alla Camera del M5S con una dichiarazione a favore del fascismo, giunge seconda rispetto a B. che ne ha pronunciata una simile nel giorno della memoria. Che dire? Cretina è poco.

    RispondiElimina