26 marzo 2013

UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE…










Dal sito http://www.democraziakmzero.org/2013/03/26/il-forum-mondiale-a-tunisi/  prendo quanto segue:

SI APRE A TUNISI la tredicesima edizione del Forum sociale mondiale, nato a Porto Alegre, in Brasile, nel 2001. La sede di questo Fsm è straordinaria: Tunisi, la culla della Primavera araba. Qui pubblichiamo un articolo dell’inviato di Ips (International Press Service, agenzia di stampa indipendente), e le prime impressioni di due nostri amici, Roberto Musacchio e Patrizia Sentinelli. Notizie multimediali si possono avere andando sul sito di Global Project (http://www.globalproject.info/it/mondi/attraversando-tunisi-dentro-e-fuori-il-forum-sociale-mondiale/13878). Segnaliamo inoltre il Forum contro le grandi opere imposte, promosso dai No Tav valsusini e da altri movimenti europei e non solo (http://www.presidioeuropa.net/blog/tunisi-forum-contro-le-grandi-opere-inutili-imposte/).









di JUSTIN HYATT *

A un giorno l’inizio dall’apertura del Forum Sociale Mondiale (Fsm, edizione numero tredici), la società civile di Tunisi e la capitale si preparano a ricevere circa 50 mila persone provenienti da tutto il mondo. Ci sono ancora problemi da risolvere prima dell’incontro, che si terrà dal 26 al 30 di questo mese. Tra questi problemi, la sicurezza della città universitaria, dove si svolgeranno le attività del Forum Sociale Mondiale, unao dei maggiori motivi di preoccupazione degli organizzatori e degli ospiti.
Il 6 febbraio scorso è stato assassinato il leader di sinistra Chokri Belaid nella sua casa, nella capitale della Tunisia, ciò che ha provocato instabilità politica, e ha condotto alle dimissioni del primo ministro, Hamadi Jebali, e ha scatenato manifestazioni popolari.
“Riceviamo e mail tutti i giorni da persone preoccupate per l’instabilità politica – dice Haifa Nakib, responsabile della logistica e della gestione del Fsm – Rispondo ‘Non credete al sesazionalismo della televisione’. Tunisi non è in guerra e la situazione è pacifica. Non c’è il terrorismo qui. In realtà, il governo garantirà la sicurezza sul posto”, aggiunge.
Le autorità collaborano con l’organizzazione del Forum, e organizzeranno, anche, una équipe di sicurezza in varie postazioni attorno al campus, presenza che gli organizzatori sperano sarà “discreta”. Cheima Ben Hamid, una coordinatrice volontaria, ha detto ad Ips che ci sarà sicurezza anche nel campus. Inoltre, rassicura dicendo che il governo “ha incaricato tutti i ministeri di collaborare con l’organizzazione del Fsm il più possibile.”
Il Forum Sociale Mondiale è l’evento di maggiore visibilità dei movimenti sociali del mondo per spingere verso una evoluzione alternativa alla globalizzazione dominante. Le loro edizioni annuali sono iniziate nel 2001 nella città di Porto Alegre. Per l’incontro di Tunisi, circa 4.500 organizzazioni di 85 paesi sono già registrate. Francia e Tunisia sono i paesi con la maggior parte dei gruppi presenti – circa 300 in ciascuno di questi due paesi. Brasile, Belgio, Italia e Marocco hanno anch’essi una presenza importante, con circa 50 organizzazioni ciascuno. Dagli Stati Uniti arriverà la più grande delegazione mai presente in un Fsm (66 organizzazioni registrate). Anche dal Canada verrà un grande gruppo di partecipanti.
Tra i temi principali da affrontare in questo incontro ci sono i diritti delle donne, dei giovani e della cultura. Uno degli argomenti principali su cui si concentrerà l’attenzione del Fsm di quest’anno sarà la Primavera araba, ma altre questioni, come la crisi economica globale e l’ecologia, sono anch’esse all’ordine del giorno.
In una dimostrazione di impegno per lo sviluppo del lavoro del Fsm, le autorità di immigrazione agevoleranno la partecipazione dei cittadini di paesi con i quali Tunisi non ha relazioni diplomatiche o ambasciate – come il Perù o Israele. Anche in questi casi, basta una lettera di invito per ottenere il visto.
Contemporaneamente al Fsm, si sovlgerà la terza edizione del Forum mondiale dei media liberi, che inizierà il 24 e continuerà in parallelo al Forum sociale. Diverse centinaia di rappresentanti dei media parteciperanno a workshop e discussioni, o9ltre ad assicurare la propria copertura mediatica del Forum. E’ stata creato, nella città universitaria, uno spazio per i media liberi.
Un altro “forum nel forum” sarà l’accampamento della gioventù, che riunirà i partecipanti tra i 18 e i 30 anni e che offrirà uno spazio per dibattiti e feste. “Diamo ai giovani il proprio spazio. Dove si stanno organizzando autonomamente attività diurne e notturne. Saranno quattro giorni senza sonno”, ha detto ad Ips, entusiasta, Khalil Teber, membro della commissione giovani e uno degli organizzatori di questo Forum specifico. “La nostra idea è quella di presentare la gioventù tunisina al mondo, così come la rivoluzione dal suo punto di vista. Vogliamo che la partecipazione di tutti i giovani tunisini, senza badare alla loro appartenenza politica”, dice.
Oltre a tenersi nel luogo di nascita della Primavera araba, il Fsm di quest’anno sarà significativo perché discuterà in dettaglio del proprio futuro. Gli organizzatori e i partecipanti hanno ben chiaro che altri movimenti sociali, come il movimento Occupy, hanno ora un ruolo molto rilevante. Molte persone sostengono la necessità che il Fsm evolva. Il che implica un’integrazione di molti movimenti. “Se il contenuto è efficace e il forum si rinnova in questa edizione, si può andare avanti”, argomenta Ben Hamida.
La responsabile dell’organizzazione della comunicazione del Fsm, Romdhane Ben Amor, precisa: “La cosa veramente importante è quello che succede dopo il Forum. Devono emergere un nuovo modo di pensare e una nuova visione del mondo. Se il Fsm potrà aiutare il movimento sociale tunisino e globale a consolidare le sue forze e di trovare nuove forme di cooperazione, allora sarà un successo”, conclude.

* Inviato di IPS  (International press service, agenzia di stampa indipendente la cui storia è legata a quelal del Forum sociale mondiale). Articolo tradotto da DKm0.






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