Riprendo dal diario fb di Marco Ninci, già docente di filosofia antica alla Normale di Pisa, una sua nota che lucidamente spiega come il successo odierno di Salvini e compagnia bella - che avrà, comunque, vita breve - in gran parte è dovuto all'avidità e alla miopia delle odierne élites internazionali. Penso che Gramsci avrebbe condiviso questa analisi, anche per questo gli ho dato il titolo seguente:
CONTRO GLI INTELLETTUALI ORGANICI
DELLE CLASSI DOMINANTI
Il potere delle élites
internazionali, lontane e incomprensibili, mi preoccupa molto. Non hanno a
cuore il benessere di nessuno, giocano con la vita delle persone per aumentare
il loro potere e i loro assurdi guadagni, del tutto sganciati da qualunque
necessità personale. È a un mondo di questo genere che si prostrano gli
intellettuali progressisti, quelli degli appelli umanitari. Dicono che questo
mondo lo modificheranno, che le politiche iperliberiste riusciranno a
modificarle, a respingerle, che con politici interessati soltanto ai diritti
civili, come Emma Bonino, faranno soltanto un pezzo di strada. Ma in fondo
sanno benissimo anche loro che questa è un’illusione, quando non addirittura
una menzogna consapevole. Non modificheranno niente, non potranno in nessun
modo costruire un mondo attento e interessato alla felicità delle persone.
Preferiscono prendersela con l’obiettivo più vicino e più facile, la miseria
umana e politica dei leghisti, l’ingenua incompetenza dei pentastellati. Ma
queste sono soltanto realtà locali, nazionali; sono lo squallido precipitato
dell’infelicità e del disagio delle persone oppresse e smarrite, che non sanno
più a chi rivolgersi per alleviare il dolore provocato dalla mancanza di
prospettive. Per cui gli intellettuali europeisti, quelli che inneggiano alla
nobile utopia della scomparsa dei confini, in realtà rimangono impigliati anche
loro nelle maglie della prospettiva nazionale; se la prendono con il razzismo
di Salvini, ma non comprendono il vero significato della sua comparsa
sull’orizzonte politico. Salvini e quelli come lui scompariranno, anche
abbastanza presto; non sono destinati a durare, ce l’ho abbastanza chiaro. Ma l’orrore
incontrollato e incontrollabile delle élites, quello rimarrà intatto. E sarà
scalfito non dagli appelli, non dalle alleanze degli uomini di buona volontà,
ma, come sempre, dall’irrompere violento delle condizioni materiali; quando un
mondo assurdo come questo avrà distrutto il benessere della maggioranza, di chi
è razzista e di chi non lo è, dei buoni e dei cattivi. Per ora, tutto rimarrà
com’è. Come diceva un mio amico, ex politico socialista, una persona per bene,
lui voterà una formazione costituita dal PD e da un pezzettino di sinistra,
piccolo piccolo. Prevederne la nascita è facile come bere un bicchier d’acqua.
La Bonino, la Boldrini, Cacciari e compagnia bella potranno adagiarvisi
comodamente e la loro coscienza sarà a posto. Tutto sommato, le brodaglie di
Buchenwald erano pur servite a mantenere in vita qualcuno. Sino a quando loro
stessi non saranno toccati pesantemente dalla prossima crisi, che renderà più
ristretto lo spazio dovuto ai grandi ideali; ma in fondo è una rappresentazione
già andata in scena innumerevoli volte.
Marco Ninci
Francesco Virga: Caro Marco, ieri sera mi sono permesso di utilizzare una tua nota in cui prendi le distanze da Massimo Cacciari, Emma Bonino e compagnia bella, per attaccare sul mio blog GLI INTELLETTUALI ORGANICI DELLE CLASSI DOMINANTI. Forse ho forzato un pò il tuo pensiero usando lessico e categorie che tanti oggi considerano superate. Spero comunque nella tua comprensione. Non posso allegare il link relativo perchè , per ragioni che continuo a non capire, i gestori di questo social me lo impediscono.
RispondiEliminaMarco Ninci: Lo so, non capisco nemmeno io che cosa sia successo. Cercherò di rimediare. Va tutto benissimo, è solo un onore per me essere utilizzato da te. Un abbraccio
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Francesco Virga: Ricambio l'abbraccio, caro Marco. Ma il piacere e l'onore è tutto mio.