“Qualche
volta ho la sensazione di non essere un vero e proprio essere umano, ma
appunto qualche uccello o un altro animale in forma di uomo; nel mio
intimo mi sento molto più a casa mia in un pezzetto di giardino come
qui, oppure in un campo tra i calabroni e l'erba, che non... a un
congresso di partito. A lei posso dire tutto ciò: non fiuterà subito il
tradimento del socialismo. Lei lo sa, nonostante
tutto io spero di morire sulla breccia: in una battaglia di strada o in
carcere. Ma nella parte più intima, appartengo più alle mie
cinciallegre che ai "compagni". E non perché nella natura io trovi, come
tanti politici intimamente falliti, un rifugio, un riposo. Al
contrario, anche nella natura trovo ad ogni passo tanta crudeltà, che ne
soffro molto.”
Rosa
Luxemburg (5 marzo 1871 - 15 gennaio 1919
all'anagrafe russa, Розалия Люксенбург, in polacco, Róża
Luksemburg, nata a Zamość (Zamostja in ucraino, Zamascʾ in bielorusso,
Zamosch in tedesco e Yiddish, oggi in Polonia orientale) il 5 marzo
1871. Uccisa a Berlino il 15 gennaio 1919.
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