Quando il povero saprà dominare le parole come personaggi, la tirannia del farmaista, del comiziante e del padrone sarà spezzata [...]. Il padrone conosce tremila parole, l'operaio trecento. Anche per questo lui è padrone [...] chiamo uomo chi è padrone della sua lingua.
Don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa, 1967
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