05 gennaio 2019

IL PRESEPE DI EDOARDO SANGUINETI



I colori del presepe di Edoardo Sanguineti

«Ho lasciato Genova a tre anni, dunque i miei Natali erano a Torino. Abitavamo in un palazzo che aveva due scale, in una, in un alloggio, stavamo noi, nell'altra la famiglia di mio zio. Lui, pittore dilettante piuttosto bravo, era uno specialista nel dipingere il fondale del presepe con i colori tipici del tramonto, e a me è rimasta impressa l'immagine di quel cielo rosso che stava alle spalle delle statuine, di tutto. Il Natale era un giorno di festa, per me bambino, poi, a poco a poco mi staccai dal presepe, dal culto dei regali, dall'arrivo del Bambin Gesù che li portava e, gradualmente, assunsi uno sguardo laico, capii che quello era un mondo da favola, anche attraente, ma inconsistente».

Da un'intervista di Wanda Valli a Edoardo Sanguineti. Brano tratto da “la Repubblica”, ed. di Genova 23 dicembre 2008

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