Ho riletto in questi giorni il Candido di Leonardo Sciascia. Con questo libro, scritto e pubblicato da Einaudi nel 1977, lo scrittore siciliano si liberò definitivamente del PCI. Forse, tra i tanti, è stato il più gioioso e felice dei suoi libri. E, forse, anche quello che ha saputo leggere meglio il presente e il futuro della nostra povera Italia. In una sua profetica pagina si trova scritto:
"Soltanto dalla disoccupazione e dalla scuola, [...], può venire [...] la forza per un vero, effettuale mutamento delle cose italiane".
Dal momento in cui queste parole vennero scritte sono trascorsi quasi 40 anni. Ma oggi mi sembrano ancora più vere di ieri. (fv)
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