Chi
non ricorda la strage della Portella della Ginestra, la morte del
bandito Giuliano, l’avvelenamento in carcere di Gaspare Pisciotta? Cose
tutte, fino ad oggi, avvolte nella menzogna. Ed è da allora che l’Italia
è un paese senza verità. Ne è venuta fuori, anzi, una regola: nessuna
verità si saprà mai riguardo a fatti delittuosi che abbiano, anche
minimamente, attinenza con la gestione del potere.
All’alba del 5 luglio ‘50, intorno al cadavere di Giuliano, viene messa su quella recita a soggetto sciocca e macabra subito demolita dalle rivelazioni giornalistiche. Giuliano è un po’ “il cadavere nella stiva” dell’appena varata repubblica italiana: e il popolo italiano vuole sapere quali responsabilità e complicità ci sono state intorno a questo cadavere, e di chi: e come mai, insomma, la repubblica si sia trovata questo “cadavere nella stiva”.
All’alba del 5 luglio ‘50, intorno al cadavere di Giuliano, viene messa su quella recita a soggetto sciocca e macabra subito demolita dalle rivelazioni giornalistiche. Giuliano è un po’ “il cadavere nella stiva” dell’appena varata repubblica italiana: e il popolo italiano vuole sapere quali responsabilità e complicità ci sono state intorno a questo cadavere, e di chi: e come mai, insomma, la repubblica si sia trovata questo “cadavere nella stiva”.
LEONARDO SCIASCIA
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