"Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a
dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde
nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti
che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue
conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui
tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare
davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si
accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di
veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese è
speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi
vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso
cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia
alla coerenza, a una tensione morale."
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