«Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire perché la menzogna entra nella sua qualifica professionale. Sono stato giornalista liberissimo, sempre di una sola opinione, e non ho mai dovuto nascondere le mie convinzioni per fare piacere a dei padroni o manutengoli» (Antonio Gramsci)
Brano tratto da una Lettera del
carcere di Antonio Gramsci alla cognata Tatiana Schucht del 12 ottobre 1931
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