02 maggio 2017

SCIASCIA ERA MENO PESSIMISTA DI QUANTO SI VUOL FAR CREDERE

Ritratto di Sciascia a villa Igea, 1971, di Bruno Caruso

  Riprendo dall'ultimo numero della  rivista telematica "Dialoghi mediterranei" pubblicata da  http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/leonardo-sciascia-e-lottimismo-della-scrittura/  la parte iniziale di un mio saggio che potete continuare leggere nel sito sopra indicato. fv

Leonardo Sciascia e l’ottimismo della scrittura

di Francesco Virga [*]
La Sicilia non è la mafia,
in Sicilia c’è la mafia
ma la Sicilia non è la mafia [...] [1]
 
 
Leonardo Sciascia continua a far parlare di sé. Più d’uno, all’indomani della sua morte, ha cercato di mettere una pietra tombale sulla sua opera. Tra tutti il più brutale è stato Mario Centorrino che, senza peli sulla lingua, nel 2010 pronunciò queste parole:
«Le ideologie sono ormai superate. Destra e sinistra, tutti assieme, almeno per un anno prendiamoci una pausa. Non leggiamo più per un po’ Camilleri, Tomasi di Lampedusa o Sciascia perché sono una sorta di ‘sfiga’ nei confronti della Sicilia. Ci vuole ottimismo»[2].

E, in modo sorprendente, persino un giornalista che deve molto allo scrittore di Racalmuto, nell’incipit di un libro ancora fresco di stampa, ha scritto:
«Non ne posso più di Verga, di Pirandello, di Tomasi di Lampedusa, di Sciascia, di Guttuso. Non ne posso più di vinti; di uno, nessuno e centomila; di gattopardi; di uomini, mezz’uomini, ominicchi, piglianculo e quaquaracquà» [3].
Ma lasciamo perdere le provocazioni giornalistiche e politiche e cerchiamo di riprendere l’opera di Leonardo Sciascia a partire dagli inediti pubblicati recentemente [4] e dagli ultimi contributi critici che tengono presente la nuova edizione critica dei suoi scritti, tuttora in corso, curata attentamente dal filologo Paolo Squillacioti [5].
Precisiamo che in questo saggio non abbiamo la pretesa di analizzare l’intera opera creativa dello scrittore siciliano, ma di riprendere criticamente soltanto la sua produzione saggistica e giornalistica in cui si sofferma a parlare di mafia e Sicilia.

Continua su http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/leonardo-sciascia-e-lottimismo-della-scrittura/

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