09 maggio 2017

ADELE MUSSO IN MEMORIA DI PEPPINO IMPASTATO





Un fiore imprigionato e offeso
il sorriso di mia madre
sottile ferita su un volto imbiancato.

Nelle sue orecchie
il suono di una rotaia.

Nel mio paese
le persiane stanno
serrate
mute
come bocche cucite.

I vecchi, nere statue di sale
non si voltano indietro,
custodiscono cuori di tenebra
e segreti.

Ma la voce
è ancora nella testa,
sui muri, nella piazza, nell'aria greve.

E' dolce quella di Felicia
(minuta ragnatela)
lei ha dato scacco matto
al re,
morto lontano
dalla terra
arrossata dal figlio
poeta dilaniato.

Adele Musso


Nessun commento:

Posta un commento