Marx ha visto più lontano di tanti. Anche sull'annosa questione del rapporto uomo-donna ha scritto, fin da giovane, cose di straordinaria profondità e attualità:
"Nel rapporto con la donna, in quanto essa è la preda e la serva del piacere della comunità, si esprime l'infinita degradazione in cui vive l'uomo per se stesso. [...]. Così in questo rapporto appare in modo sensibile sino a qual punto per l'uomo l'essenza umana sia diventata natura o la natura sia diventata l'essenza umana dell'uomo.In base a questo rapporto si può giudicare interamente il grado di civiltà cui l'uomo è giunto."
(K. Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844)
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