10 ottobre 2018

IL QUESTIONARIO DI MARIO BENEDETTI


“Nella mia lunga vita di letterato, scrittore e giornalista molte volte ho fatto delle interviste e me ne hanno fatte. A volte si usa un questionario molto tradizionale con le solite domande, ad esempio: cosa pensa di Borges, cosa pensa dell’impegno in letteratura, e cose del genere. Ma altre volte i giornalisti pongono delle domande di fronte alle quali si può solo balbettare. Ecco quindi il mio contributo a quei questionari non tradizionali. Rivolto a uno scrittore, ovviamente.”

Questionario non tradizionale

Cosa pensa del freddo?
cosa ha influenzato di più la sua opera letteraria? la lotta
di classe? garcía márquez? qualche bicchiere di rum?
il colesterolo? il gruppo di chicago?
il reale meraviglioso? i capezzoli bruni?
lo strutturalismo?
il filetto ai ferri? dio? gli antiossidanti?
qual è il suo odio preferito?
soffre di insonnia durante la siesta?
cosa pensa del pancreas?
lei è celibe sposato divorziato vedovo
omosessuale impotente? (per favore sottolinei la o le
parole corrispondenti al suo stato attuale)
qualche bambino l’ha spinta qualche volta a considerare
seriamente le motivazioni di erode?
qual è il suo dolore preferito?
ha desiderato qualche volta la donna del suo prossimo?
e come è andata?
da quale galassia si sente più distante?
qualche volta ha scritto poesie con inchiostro viola?
per quale ragione o ragioni non si è suicidato?
sbadiglia quando rivede le sue bozze?
o solo quando rilegge le pagine stampate?
o per caso non sbadiglia affatto?
cosa pensa del dittongo in generale?
o di qualche dittongo in particolare?
qual è il suo passatempo preferito? la cucina?
la rabdomanzia? il tiro al bersaglio? per caso il violino?
potrebbe citare nella sua ultima opera qualche caso
di analepsi interna eterodiegetica?
curabile o incurabile?
le piace bere whisky all’ora della messa serale?
crede che la demenza potrebbe essere un fattore
di alienazione?
è un sostenitore o un nemico della dieresi?
e per finire: cosa crede di non essere?
da dove non viene? e dove non va?



Tratto da:
Viento del exilio, 1981
(opera in via di traduzione)


CUESTIONARIO NO TRADICIONAL
¿Qué piensa del frío?
¿qué ha influido más en su obra literaria? ¿la lucha
     de clases? ¿garcía márquez? ¿el ron en las rocas?
     ¿el colesterol? ¿el grupo de chicago?
     ¿lo real maravilloso? ¿los pezones morenos?
     ¿el estructuralismo?
     ¿el churrasco? ¿dios? ¿el kh3?
¿cuál es su odio más amado?
¿padece de insomnio en la siesta?
¿qué opina del páncreas?
¿es usted soltero casado divorciado viudo
     homosexual impotente? (favor de subrayar la o las
     palabras que corresponden a su estado actual)
¿algún niño le ha impulsado alguna vez a encarar
     seriamente la reivindicación de herodes?
¿cuál es su dolor preferido?
¿ha codiciado alguna vez a la mujer de su prójimo?
¿y qué tal?
¿de cuál de las galaxias se siente más distante?
¿alguna vez ha escrito poemas con tinta violeta?
¿por qué razón o razones no se ha suicidado?
¿bosteza cuando revisa sus pruebas de galeras?
     ¿o sólo cuando revisa las de páginas?
     ¿o por ventura no bosteza?
¿qué opina del diptongo en general?
     ¿o de algún diptongo en particular?
¿cuál es su violín de ingres? ¿la cocina?
     ¿la rabdomancia? ¿el tiro al blanco? ¿acaso el violín?
¿podría nombrar dentro de su última obra algún caso
     de analepsis interna heterodiegética?
     ¿curable o incurable?
     ¿le agrada tomar whisky a la hora del ángelus?
¿considera que la demencia puede ser un factor
     de alienación?
¿es partidario o enemigo de la diéresis?
y por último ¿quién cree que no es?
     ¿de dónde no viene? ¿a dónde no va?

Pezzo ripreso da  https://rebstein.wordpress.com/2018/10/10/questionario-non-tradizionale/

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