24 ottobre 2018

Anche a Palermo si parla e si scrive su Marina Abramović


Antesignana nell’uso dell’arte performativa come forma d’arte visiva, personalità carismatica e audace tra le più celebri e controverse dell’arte contemporanea, Marina Abramović ha fondato il proprio manifesto artistico basandosi sulla forza delle emozioni mediate dal corpo e ha creato, in una ricerca che abbraccia oltre cinquant’anni di attività, una poetica originale, condivisa e aperta al confronto con il pubblico.

Mercoledì 31 ottobre alle ore 16.30, presso la Biblioteca Comunale multimediale di Villa Trabia, Via Antonino Salinas 3, Palermo sarà presentato il libro “Marina Abramović. Il paradosso dell'assenza. Performance 1967-2017” di Valeria Spallino (Villaggio Maori Edizioni, Catania 2018).

La giornalista Eugenia Nicolosi converserà con l'autrice per meglio comprendere e amare l’opera e la concezione estetica di Marina Abramović, proponendo un viaggio attraverso le azioni performative dell’artista serba, naturalizzata statunitense, tra gli anni 1967-2017.

Valeria Spallino è nata a Palermo nel maggio 1969. Esercita la professione di architetto e insegna in scuole pubbliche e private materie tecniche e artistiche. La scrittura è una passione che coltiva sin dall’infanzia.
Ha pubblicato la raccolta di versi "Non io poeta" (Prova d’Autore, Catania 2011), silloge classificatasi terza (ex equo) al Premio Letterario Internazionale Pablo Neruda, Firenze 2014, per la Sez. B Poesia Edita, il saggio "Michele Perriera. La morte non vince la memoria" (Prova d’Autore, Catania 2015) e la raccolta poetica "Atelier Josef Sudek. Partitura del silenzio" (Spazio Cultura Edizioni, Palermo 2018).

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